Ieri sera ho visto un capolavoro. Ieri sera ho visto Il Capitale Umano di Paolo Virzì. Un film perfetto nei tempi, nell’intreccio narrativo, nell’interpretazione degli attori, nella sceneggiatura e nella regia.
Il Capitale Umano non è un film contro il capitalismo né tantomeno un film sui soldi. Quello di Virzì è un film sull’aridità umana, sulla contrapposizione tra soldi e valori. Un film che induce, anche lo spettatore più disattento, ad una riflessione sana e profonda. Un film, ma non voglio anticiparvi nulla, il cui titolo vi resterà impresso per sempre.
Gli uomini ne escono distrutti dalla pellicola del regista livornese. Le donne, invece, ne escono semplicemente con le ossa rotte. Memorabili – in ordine casuale – le interpretazioni di Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio e Matilde Gioli. Altrettanto brava – seppur con una parte breve ma intensa – la moglie del ciclista…
Il Capitale Umano è un film imperdibile. Spesso – vedendo il trailer di un film – ci convinciamo a scegliere o non scegliere una pellicola. Il trailer de Il Capitale Umano, per forza di cose, non può sintetizzare un film che va visto nella sua interezza.
Andatelo a vedere. Davvero.
Spero che registi, produttori, sceneggiatori e attori non me ne vogliano per quello sto per scrivere nel dare voce a quel poco di sensibilità pop che ho…ma è chiaro che il Capitale Umano vincerà l’Oscar. Non ci sono dubbi.
Cross fingers (o scongiuri di ogni tipo).