La versione italiana dell’Hufftington Post si conferma essere a mio avviso uno dei peggiori media on line in circolazione. Nel tweet postato oggi a proposito della sanzione al calciatore francese Nicolas Anelka, reo di aver sfoggiato in pubblico la cosiddetta “quenelle“, il gesto in questione viene definito “saluto nazista invertito”. Si tratta di una pericolosa banalizzazione – forse intrinseca alla natura del mezzo – che disinforma per ottenere qualche clic in più.
La questione relativa alla quenelle è infatti molto più complicata. Come spiega giustamente Pierre-Yves Camus, ricercatore francese e esperto di movimenti di estrema destra, sulle pagine del Journal de Dimanche, il gesto è prima di tutto un simbolo antisistema e – questo non lo si può negare – un gesto antisistema contro il complotto ebreo, un argomento sistematicamente affrontato dal comico Dieudonné (colui che il gesto lo ha inventato) durante i suoi spettacoli. Il punto è che secondo Camus, quindi, si può parlare di gesto antisemita, ma che non ha niente a che vedere con il neonazismo.
Quindi, cari lettori dell’Hufftington Post, tranquillizzatevi: Anelka non è un nazista. È solo un pessimo giocatore.