La storia di Pianissimo è una bella storia, cominciata on the road l’estate scorsa, quando Filippo Nicosia e il suo Leggiu — un furgoncino Fiat bianco pieno di libri — fecero il giro della Sicilia portando i libri dove non arrivano, nella provincia italiana, dove troppo spesso le librerie semplicemente non ci sono.
L’idea di Filippo non è certo nuova — ricordiamo, uno fra tutti, il Bibliobus del grande Luciano Bianciardi, che negli anni Cinquanta scorrazzava per i paesini della Maremma, una volta alla setttimana — ma, come tutte le buone idee, funziona. E infatti il progetto Pianissimo ha funzionato alla grande e, dopo il suo tour estivo della Sicilia, qualche giorno fa è sbarcato a Milano.
Intorno alle 18 di sabato scorso, però, la bella storia di Leggiu e di Filippo si è scontrata con la triste realtà, diventando una brutta storia: Leggiu, che era stato parcheggiato in Piazza Arcole, a Milano, era scomparso, qualcuno lo aveva rubato, con tutti i libri dentro.
Il fatto ha subito provocato una reazione sui social network — un altro strumento di cui Nicosia si è servito in questi mesi per far viaggiare Leggiu più in là di quel che le sole quattro ruote potevano permettere — e nel giro di poche ore l’allarme del furto era su centinaia di bacheche di Facebook e girava su altrettanti account Twitter.
Due giorni di messaggi di solidarietà, di appelli a chiunque potesse aver visto in giro Leggiu, di ricerca di informazioni, di segnalazioni. Fino a stamattina, quando un lettore ha ritrovato Leggiu nelle vicinanze del Naviglio Pavese.
Ora Leggiu e Filippo sono tornati sulla strada, a continuare il tour milanese con tutti i libri che si portavano a spasso. A dimostrare che ogni tanto l’happy end c’è anche nella vita vera, mica solo nei film americani.