In attesa che il Governo si decida a fare qualcosa per le bollette, sempre più numerosi sono quelli che non riescono a pagarle.
Le bollette delle utenze commerciali restano poi pressoché invariate per colpa degli oneri di sistema, che pesano ora per il 30%, superando la quota della componente energia.
La componente energia è l’unica voce della bolletta sulla quale possono giocare i fornitori con le loro torbide proposte che, a conti fatti, differiscono per pochi euro l’una dall’altra.
La ridicola riduzione della componente energia al dettaglio, nonostante il crollo del prezzo all’ingrosso, è annullata dall’aumento degli oneri per trasmissione, distribuzione e misura, per la dismissione degl’impianti nucleari e per lo smaltimento delle relative scorie.
L’assurdo è che salgono anche gli oneri per la misura dell’energia, nonostante le letture dei contatori vengano ritardate, anche per anni, provocando strabilianti bollette di conguaglio.
Il sistema è allo sbando e, per porvi rimedio, qualcuno vorrebbe ora trivellare il paese alla ricerca del petrolio mentre chi trasporta e distribuisce energia continua a fare una barca di soldi.
Il mercato tutelato resta solidamente nelle mani dello storico monopolista, che incassa tariffe di tutto rispetto, aggiornate solo dopo mesi, da AEEG – l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Difficile uscire da una situazione così compromessa, senza voler analizzare come ci si sia potuti arrivare!
E’ pacifico che, quando salirà nuovamente il prezzo di petrolio e gas, le bollette non potranno che aumentare.
Sarebbe anche interessante sapere a quanto ammonta il dovuto, tra mancate letture e insoluti. E’ comunque utile sapere che gli utenti virtuosi, cioè quelli che pagano regolarmente le bollette, contribuiscono, in parte, anche per quelli che non lo fanno.
L’andazzo delle “bollette bancomat” continua e non sorprende che quelli che non pagano siano sempre più numerosi.