Dietrofront del governo sui tagli per l’Università. A comunicare il ritiro dei tagli al FFO previsto dalla manovra di Spendig Review è Rete della Conoscenza, la stessa che nei giorni scorsi aveva denunciato un taglio di 30 milioni per l’Università e la Ricerca previsti nella manovra 2014.
La notizia della riduzione dei fondi per l’Istruzione nei giorni scorsi aveva smosso l’opinione pubblica e l’attenzione del mondo universitario, a sottolinearlo anche Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di Link che afferma «abbiamo trovato ampissima condivisione da parte dell’intera comunità accademica nazionale, ad eccezione della C.R.U.I. (Conferenza Rettori Italiani), rimasta silente dinanzi all’ennesimo scippo al sistema universitario nazionale e al futuro de paese»
Non solo eliminazione dei tagli, un nuovo piano per il finanziamento all’Università, sblocco del turn over e un piano straordinario di reclutamento per ricercatori e docenti universitari, questo quanto chiesto dalle organizzazioni studentesche. Il portavoce di Link Campailla aggiunge: «la battaglia di studenti e dottorandi non finisce qui, poiché seguiremo l’iter di conversione del Decreto Legge per portare avanti le nostre proposte fin dentro il Parlamento tramite iniziative e mobilitazioni per costringere il Governo a rilanciare il settore dei saperi e della conoscenza».
Di certo una notizia positiva, che giunge in questi giorni frenetici per il governo, all’opera per sancire una buona opinione nell’elettorato in vista delle europee 2014. Che non sia una mossa per farsi buoni gli elettori, scontenti per le politiche di finanziamento all’Università?