Lei è stato tra i fondatori dei Verdi negli anni 80 e poi da presidente del Sole che ride fece inserire la bandiera della pace nel simbolo, poi rimossa dai suoi successori.
Oggi il movimento fondato da Beppe Grillo ha fatto proprie gran parte di quelle che un tempo erano le sue battaglie, secondo lei perchè?
Alfonso Pecoraro Scanio. Ho sempre creduto che i temi dell’ecologia e della pace, ma anche quelli dei diritti civili, di libertà e di giustizia sociale, dovessero procedere insieme.
Conosco Beppe Grillo da oltre 10 anni, mi ha aiutato nel 2003 nella campagna referendaria contro l’elettrosmog, mi ha consentito di utilizzare il video dei suoi spettacoli nella prima campagna elettorale unitaria dei Verdi Europei fondati a Roma del 2004 ed ancora mi è venuto a trovare al ministero dell’Ambiente nel 2006 per parlare di acqua pubblica, rinnovabili e rifiuti zero.
L’ho rivisto anche recentemente a Napoli al suo spettacolo e ancora mi ha parlato di Ambiente come priorità.
Credo davvero che l’ecologia sia nel suo Dna.
Ed anche sul No agli F35, al Muos e su tanti temi pacifisti vedo il M5S in prima linea.
Lo scorso anno Lei ha già votato per il M5S e lo aveva anche dichiarato pubblicamente proprio in piazza San Giovanni.
È soddisfatto di quest’anno di attività parlamentare?
APS. Già lo scorso anno osservai che il M5S era diventato il più grande movimento verde al mondo in termini di consenso elettorale.
Certo in parlamento hanno scontato difficoltà ed inesperienze, ma li ho visti attivi in tutti i temi verdi ed anche in singole campagne che seguo personalmente come è stata salvare l’isola di Budelli, contrastare i tagli alle rinnovabili, sbloccare la legge sugli Ecoreati che, nonostante alcune norme sbagliate introdotte dai partiti, è stata per la prima volta varata da un ramo del parlamento e spero che, stralciata la parte controversa e rischiosa, venga al più presto votata anche dal Senato.
I parlamentari M5S sono a tutti gli effetti i più ecologisti del nostro parlamento.
I Verdi hanno sempre faticato a trovare molti consensi, secondo lei come ha fatto il M5S a superare da subito il 25%? Gli italiani sono diventati improvvisamente ecologisti?
APS. Sono consapevole che molti voti del M5S non nascono da una coscienza verde ma dalla rabbia verso un’intera classe politica, ma credo che dobbiamo essere grati a Grillo se questa onda di protesta contro un austerità cieca e arrogante, verso un sistema finanziario di rapina che nel resto d’Europa prende la via della destra della Le Pen o del nuclearista iper liberista e nazionalista Farage, in Italia stia convergendo su una lista che vuole un’Europa a rifiuti zero, no Ogm ed energie rinnovabili. Beppe parla nei suoi comizi della Terza Rivoluzione Industriale di Jeremy Rifkin che era mia consigliere al ministero ed è mio amico.
E credo che il M5S in Europa possa davvero contribuire ad una svolta ecologista.
Secondo Lei in Europa il M5S con chi potrebbe allearsi?
APS. Ho sentito Grillo al Palapartenope di Napoli dire dal palco che parleranno con le varie realtà presenti nel PE e citare tra questi anche i Grunen, i verdi tedeschi.
Sarei davvero molto contento che potessero collaborare con il gruppo Verde e Regionalista che è già composto da realtà diverse e non solo quindi dai vecchi partiti verdi esistenti. Certo sulle battaglie ambientali la convergenza è totale ma sui temi finanziari occorrerà confrontarsi.
I candidati M5S che conosco sono davvero ecologisti, pacifisti ed europeisti nel senso spinelliano della parola e non hanno nulla in comune con le derive nazionaliste di Alba dorata o dei movimenti razzisti.
Un’ultima domanda. Lei da ministro e leader dei Verdi fu oggetto di una campagna diffamatoria come Mister No e causa dei rifiuti di Napoli.
Allora solo Grillo la difese. Ora anche il M5S dice No Tav, No inceneritori, No Triv, No Ogm.
Quale trattamento pensa che le lobby riserveranno a loro?
APS. Innanzitutto sono contento che dopo essersi sbarazzati di noi Verdi oggi si trovino 150 parlamentari ancora più rigidi contro inquinatori, cementificatori e speculatori di vario genere.
Certo anche io finché eravamo all’opposizione venivo attaccato ma i dossier evidentemente li tenevano nei cassetti, poi la vera macchina del fango partì perché andammo al governo e osammo fare vere riforme.
Quindi se davvero avranno il timore che il M5S possa governare mi aspetto un attacco violento.
Certo il M5S è attrezzato sul web a contrastare meglio le calunnie e soprattutto non ha fatto alleanze, mentre noi fummo massacrati dal doppio gioco degli alleati al servizio delle lobby molto più che dalle opposizioni.
Io in particolare mi ero esposto in prima linea perché convinto che il patto di governo sarebbe stato rispettato e invece usarono ogni mezzo per screditarci e temo che le lobby fossero riuscite ad avvicinare perfino esponenti dei verdi perché mi danneggiassero o almeno non alzassero un dito in mia difesa. Infatti in pieno caos rifiuti a Napoli, dove era evidente anche allora una strategia per imporre tanti inceneritori, mi difese con forza solo Grillo.
Ma oggi il gioco di questi gruppi d’affari e di chi li aiuta è più scoperto e proprio grazie anche al web la censura della verità può essere contrastata.