La rivoluzione scuola targata Renzi non funziona. Dalle 14 di domani a Roma, davanti Montecitorio, i precari della scuola protestano contro la riforma promossa dal premier con enfasi e tanto di video sul canale youtube di Palazzo Chigi.
I motivi della manifestazione riguardano le future assunzioni dei docenti. Secondo quanto prevede il nuovo disegno della #buonascuola, oltre 100mila docenti abilitati, inseriti nella seconda fascia di istituto, resterebbero fuori dalle Graduatorie ad esaurimento e di fatto esclusi dal piano di stabilizzazione post 2015 previsto dal Governo. Nessun futuro dunque per loro dopo le 150 mila assunzioni previste dall’esecutivo, scelti per il 90% proprio dalla Gae (nel disegno previsto le nuove assunzioni di ruolo avverranno attraverso concorso).
Questione di Graduatorie. Il problema sta nelle temute graduatorie attraverso cui i precari dopo anni e sacrificate supplenze ottengono punteggi che li porta all’assunzione di ruolo. La mobilitazione nasce in quanto i docenti precari che hanno ottenuto l’abilitazione prima del 2009, non avranno lo stesso trattamento di altri colleghi, sebbene abbiano gli stessi titoli e la stessa formazione.
La manifestazione di domani sarà sostenuta dal sindacato Anief con una delegazione guidata dal presidente nazionale, Marcello Pacifico: «L’esclusione dalle graduatorie ad esaurimento è palesemente ingiusta – spiega Pacifico – perché adottata su personale formato dallo Stato e quasi sempre con requisiti considerevoli di servizio alle spalle. Dopo aver dimostrato di essere funzionali all’organizzazione scolastica, ora il Governo gli volta le spalle: prima ‘blindando’ le GaE. E ora prevedendo, dopo il 2015, l’assorbimento dalla sola selezione diretta».
Insomma Renzi e il suo esecutivo sono sotto esame nella sessione di settembre.