In un condominio ligure, nel 2006, dodici vecchi contatori furono sostituiti con quelli “intelligenti” dell’Enel e raggruppati in una nicchia.
Sono decine di milioni i contatori come questi http://wp.me/p3YOH3-3c
Nel 2006, Enel aveva fretta di concludere l’operazione “contatori intelligenti”, cominciata nei primi anni 2000, prima che una Direttiva Europea del 2004, nota come MID, che stabiliva i criteri di progettazione, produzione e omologazione dei contatori di energia elettrica, fosse recepita anche dall’Italia.
Quando, e solo nel 2007, la Direttiva venne finalmente recepita, c’era la necessità di mettere “in sicurezza” le decine di milioni di contatori illegali che, nel frattempo, erano stati installati; così, il Decreto di recepimento salvò tutto il pregresso, consentendo ai contatori di continuare ad operare “purché non rimossi dal luogo di funzionamento”.
La metrologia legale è cristallina http://edoardobeltrame.com/metrologia-legale/ ma siamo In Italia.
Per capire a cosa servano direttive e omologazioni, dei dodici contatori del condominio ligure, undici sono stati costruiti nel 2005 e non sono stati omologati e solo uno, del 2008, riporta marcature conformi alla Direttiva Europea e si presume quindi che sia stato costruito in accordo alle norme previste dalla stessa.
Il display a cristalli liquidi degli undici contatori del 2005 non è più leggibile e gli utenti non sono così in grado di sapere se: si tratta del loro contatore, quanto consumano e se la quantità di energia elettrica che viene loro fatturata con le bollette è corretta.
Devastante che, per Decreto, possano restare lì dove sono.
Neppure l’unico contatore regolare indica il numero di POD, che individua univocamente l’utenza; informazione necessaria nel caso si volesse cambiare fornitore, come la legge consente.
Quindi, nel caso specifico, tutti i dodici contatori non servono agli utenti che li hanno pagati e che si aspettavano, come promesso da Enel, di poter verificare, in tempo reale, il proprio consumo.
Se, quindi, nessuna informazione utile per l’utente è disponibile in loco, cerchiamo solo d’immaginare cosa possa essere fatto da remoto, ricordando nuovamente che non sono stati omologati ma sono parte integrante di un sistema complesso di lettura, concentrazione e gestione dei dati di consumo, di completo dominio del distributore di energia elettrica.
Sappiamo, per certo, che chi li gestisce può stabilire da remoto il nostro consumo tanto è vero che, se non paghiamo la bolletta, ci viene ridotta la tensione così come, se ci “salta” il contatore perché consumiamo troppo, sempre da remoto ci aumentano la potenza installata.
L’associazione http://www.codici.org ha impostato in agosto un’azione collettiva, invitando gli utenti a controllare il proprio contatore e mettendoli in guardia sul fatto che, ancora oggi, vengono installati contatori illegali.