Il bookcrossing è un’iniziativa di distribuzione gratuita di libri che ruota intorno all’esistenza di un elenco di volumi identificati da un codice unico, attraverso cui è possibile seguire la traversata del libro, e il suo incrociarsi con i lettori.
Materialmente consiste nella pratica di una serie di iniziative collaborative volontarie e completamente gratuite, di cui alcune anche organizzate a livello mondiale, che legano la passione per la lettura e per i libri alla passione per la condivisione delle risorse e dei saperi.
L’idea di base è di rilasciare libri nell’ambiente naturale compreso quello urbano, o “into the wild”, ovvero dovunque si preferisca, affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altri, che eventualmente possano commentarli e altrettanto eventualmente farli proseguire nel loro viaggio.
Atac è alla seconda edizione del suo Bookcrossing che quest’anno si è arricchito grazie all’importante partecipazione di alcune case editrici romane: Fandango Libri, Fazi Editore, Minimum Fax, edizioni e/o e Di Renzo Editore. Le case editrici hanno donato libri nuovi, che si aggiungeranno ai tanti libri usati raccolti da Atac grazie al contributo dei cittadini e di diverse realtà associative che operano sul territorio.
La novità rilevante di questa edizione è la partnership con le cinque case editrici, che hanno accettato di partecipare ad un’iniziativa che fa della gratuità e del dono la sua connotazione principale, mettendo a disposizione volumi di «prima mano» e di recente edizione, allo scopo di favorire e incentivare la lettura anche in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, che può avere pesanti ricadute sul consumo culturale, quando invece è un veicolo importantissimo di crescita socio-economica.
Adottare un libro «randagio», perciò, salvandolo magari dal macero, può essere per i cittadini-viaggiatori, un modo intelligente per celebrare il Natale e regalarsi o regalare un momento di evasione divertente e free cost.
Bellissima iniziativa, ebbene si: ogni tanto Atac ne imbrocca una giusta.