Guarda bene la bollettaAllarme al primo giorno di freddo: chi ci guadagna?

Non è chiaro perché, solo al primo giorno di freddo, il Ministero dello Sviluppo Economico abbia dichiarato lo stato di allarme per i consumi di gas, rientrato ieri http://www.snamretegas.it/it/med...

Non è chiaro perché, solo al primo giorno di freddo, il Ministero dello Sviluppo Economico abbia dichiarato lo stato di allarme per i consumi di gas, rientrato ieri

http://www.snamretegas.it/it/media/notizie-rete/2015/dichiarazione_minis…

Il 29/12 , ” é stato consuntivato un volume giornaliero erogato da stoccaggio superiore al 100% della capacità di erogazione giornaliera conferita e disponibile agli utenti”.

Detto così può anche significare che il prelievo dagli stoccaggi era stato più del doppio di quanto previsto, ma le dichiarazioni del ministero sono sempre criptiche.

Sembra comunque che siano stati prelevati dagli stoccaggi 110 milioni di m3, un valore superiore alle previsioni di 93.  Potrebbe anche darsi che arrivi meno gas russo.

“La condizione di allarme definita dal piano emergenza gas prevede che siano gli operatori a mettere in campo tutte le azioni di mercato più opportune per consentire il ritorno alla normalità, senza il ricorso alle misure eccezionali previste nel caso scatti il livello più elevato di crisi”

Con tempismo perfetto, e solo un giorno dopo l’allarme, si è materializzata una metaniera che il primo gennaio, ha concluso le operazioni di trasferimento di 100.000 m3 di GNL – gas naturale liquefatto, pari a 60 milioni di m3 di gas – al ri-gassificatore di Livorno.

Forse si erano dimenticati che stava arrivando il gas a Livorno ? Quanto ci costerà in bolletta l’allarme lo scopriremo dopo.

Vediamo invece quello che può succedere se ritorna il freddo:

“In particolare l’Autorità, con parere favorevole del Comitato emergenza gas, può richiedere a Snam Rete Gas di tagliare le forniture a quei clienti industriali che abbiano sottoscritto contratti “interrompibili” che prevedano, in cambio di sconti, la possibilità di una riduzione delle erogazioni.

La stessa Autorità può chiedere a Terna di attivare le centrali elettriche alimentate ad olio combustibile o altri combustibili diversi dal gas”

Le conseguenze sarebbero pessime per le industrie e per i consumatori, che si troverebbero in bolletta i costi per riavviare le centrali ad olio combustibile, con grande soddisfazione di Enel.

Previsto anche il ricorso all’aumento delle importazioni, utilizzando la flessibilità dei contratti di import o facendo ricorso a contratti spot” 

Peccato che dal nord-africa arrivi la metà del gas dell’anno scorso, Putin potrebbe chiudere le valvole e il prezzo spot del gas andrebbe alle stelle.

A febbraio di tre anni fa, il picco di consumo di gas giornaliero fu di 440 milioni di m3 e Scaroni dichiarò che c’era gas solo per tre giorni. Mucchetti a quel tempo era al Corriere e anche in quell’occasione i conti non tornavano.

http://archiviostorico.corriere.it/2012/febbraio/08/punti_oscuri_della_r…

www.edoardobeltrame.com

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