Trovarsi nel posto giusto al momento giusto: dietro quest’affermazione è spesso nascosta la chiave delle svolte significative (in positivo) della vita di ciascuno di noi.
Sembrerebbe una faccenda legata esclusivamente al caso, alla fortuna appunto.
Ma se si dice che la fortuna aiuta gli audaci un motivo ci sarà: vale a dire che trovarsi al posto giusto nel momento giusto non è solo questione di fortuna, o di caso che dir si voglia, ma può essere un qualcosa di attivamente scelto da noi.
Spesso sembra molto più facile ritrovarci invischiati in circoli viziosi di varia natura, piuttosto che alimentare noi stessi un circolo virtuoso, eppure possiamo fare anche questo, con un po’ di applicazione e perseveranza.
In primo luogo, per costruire il proprio circolo virtuoso è fondamentale individuare e presidiare il nostro posizionamento.
Creare il proprio positioning significa, in parole povere, chiarire a noi stessi cosa vogliamo fare e attivarci per essere nel posto giusto per farlo.
Quest’affermazione ha un’infinita varietà di applicazioni a seconda del nostro ambito di competenza e di interesse, ma il concetto è semplice da capire: se sono appassionata di vini, cercherò di bazzicare il più possibile le zone ad alta densità di produzione vinicola; se sono uno startupper tecnologico, punterò alla Silicon Valley; se sono un’aspirante attrice, mi trasferirò a Roma o a Los Angeles; se voglio lavorare nella moda punterò a Milano, posizionandomi nel posto giusto.
In tutti questi casi: mi interesserò del mio settore di competenza, mi aggiornerò, seguirò seminari e incontri, farò networking, presidierò la mia posizione in quell’ambito. Anche se gli altri non sanno ancora chi io sia, io ci sarò.
Più ci sarò e più attivamente presidierò il mio settore, più avrò la possibilità che l’essere nel posto giusto si combini con l’esserci nel momento giusto.
Ovvero: se la mia attività è scrivere, mi troverò magari alla presentazione di un libro dove incontrerò un editore che sarà interessato a leggere le cose che scrivo.
Oppure, se sono un attore, conoscerò un regista che mi proporrà di lavorare nel corto che sta girando perché gli serve proprio un volto come il mio.
Oppure, se sono uno startupper, incontrerò qualcuno con le competenze che mi mancano per sviluppare il progetto che ho in cantiere da un po’.
Insomma, il concetto è chiaro no?
A questo punto, si tratta di procedere per progressi incrementali, vale a dire: continuare a presidiare il territorio, aggiungendo un tassello alla volta.
In bocca al lupo per il vostro circolo virtuoso e buon 2015 a tutti!