Nei giorni scorsi è circolato molto il video “Italy, the Extraordinary Commonplace”, presentato a Davos dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’intenzione della produzione era di mostrare l’Italia come un Paese di successo economico e sociale, in netta contrapposizione all’idea stereotipata che all’estero hanno degli italiani: solitamente sciatti e ridanciani. Inutile dirlo, il filmato ha avuto grande eco sui social media. Su Pagella Politica, a rischio di diventare impopolari, abbiamo sottoposto al fact-checking i numeri riportati all’interno.
LA BILANCIA COMMERCIALE
Dando un’occhiata ai dati dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) scopriamo come il surplus italiano in beni commerciabili ci posizioni al quattordicesimo posto nel mondo. Questa classifica non dice interamente la verità: le esportazioni di Paesi che ci precedono – Norvegia, l’Arabia Saudita, la Russia e l’Angola – sono composte in gran parte da materie prime come petrolio e gas. E’ sufficiente verificare, per ognuno dei Paesi presenti nelle tabelle della Wto, le rispettive quote di esportazioni ed importazioni manifatturiere per isolare i dati relativi al manifatturiero (qui i nostri conti). Con un attivo di 132 miliardi circa, l’Italia si trova ad avere la quinta bilancia commerciale più ampia del mondo in prodotti manifatturieri (esattamente come annunciato nel video). Davanti a noi economie di tutto rispetto come Cina (942), Germania (416), Giappone (227) e Corea (218).
LE ESPORTAZIONI
Secondo i dati Eurostat l’Italia non è il secondo esportatore europeo: includendo l’esportazione di servizi, il nostro Paese si trova infatti al quinto posto in Europa. Se osserviamo però i dati Ocse sull’esportazione di soli beni l’Italia arriva alla quarta posizione, dietro Germania, Francia e Paesi Bassi e superando il Regno Unito. Per quanto riguarda la sola esportazione di macchinari e beni capitali, Eurostat segnala che l’Italia aveva esportato nel 2013 un valore equivalente a 135 miliardi di euro, dato che ci posizionava al quarto posto dietro Germania, Francia e Paesi Bassi.
LA TECNOLOGIA AEROSPAZIALE
IL REPARTO ALIMENTARE
EXPO
Secondo l’ultimo aggiornamento saranno 145 i Paesi che si riuniranno a Milano in occasione dell’esposizione universale che si terrà nel capoluogo lombardo.
I CANTIERI NAVALI
IL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE
Con ben 50 siti iscritti nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità, l’Italia si colloca davanti a tutti, con la Cina e la Spagna rispettivamente al secondo (47) e terzo posto (44).
E quindi?
Abbiamo trovato un po’ di inesattezze, ma nulla di ciò che viene detto nel video è grossolanamente sbagliato, e gli ordini di grandezza che vengono diffusi sono sostanzialmente riscontrabili. Per Pagella Politica il voto è un “C’eri quasi”.