Penso che dovremmo fare “mea culpa” per tutti i commenti negativi, sessisti e dispregiativi che qualche centinaia di contatti sui social network ha voluto dedicare alle due volontarie Greta e Vanessa.
Un odio così gratuito scaturito da quale male, poi, non è facile da individuare. Gli italiani hanno fatto una figura becera, meschina e schifosa, soprattutto i seguaci di Salvini e Gasparri, seguaci che hanno assimilato i loro pensieri senza nemmeno provare a mettersi nei panni delle famiglie delle due volontarie, permettendosi anche di entrare nelle case di queste due ragazze, giudicando i genitori ed affermando cose che sono al limite del rispetto.
Son volate parole, congiure e ingiurie. Chi ha affermato con certezza ma poi ha tirato indietro la mano ( *coff coff*, Gasparri ) che le due addirittura avessero fatto sesso consenziente con i guerriglieri, altri ancora che avevano aiutato i seguaci di Al-Qaeda con kit di sopravvivenza, altri hanno portato con fermezza la teoria dei 12 milioni di euro.
Insomma, siamo tutti attaccati ad una cella informatica e non lo sapevo; che cosa ne facciamo allora della tv e dei giornali se alla fine ci nutriamo di tutto quello che, adesso, i social network partoriscono? Siamo tutti giornalisti, siamo tutti dei, siamo tutti #charlie.
Vorrei dire ancora una volta che 12milioni di euro sono poco più di 20ct a testa, se calcoliamo una popolazione, quella italiana, che si aggira intorno ai 60milioni di abitanti. Quanto può valere dunque una vita? 10ct credo sia una miseria così vergognosa che neanche al bancone del bar si lascia una mancia così povera.
Poi, che Greta e Vanessa siano andate in Siria per aiutare l’una o l’altra fazione, l’importante è che siano rientrate. Noi siamo ancora umani, dobbiamo mantenere con grande vigore ed intelligenza il nostro essere e la nostra categoria di esseri umani che ci contraddistingue dagli animali. Differenza essenziale è la nostra capacità di perdonare. E se realmente hanno aiutato i militanti affiliati ad Al-Qaeda meglio ancora per loro. Potranno capire i loro errori, se ci sono stati, e magari evitare un domani di fare la stessa enorme buffonata, come in molti l’hanno definita, e magari diventare persone migliori per il bene del mondo.
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Quale è il problema?
In questo momento provo un disprezzo molto più ampio e viscerale per quegli italioti che si sono permessi di giudicare e tagliuzzare la pelle di queste due giovani donne, a proprio gusto. Chi sfruttando la situazione per propaganda politica e chi, addirittura, per scavare ancora il nome dei due Maro’ definendoli addirittura eroi, senza capire, però, che questi ultimi non sono stati rapiti, ma hanno commesso un reato grave e di certo il percorso da seguire è un altro.
A pronunciare questo son le stesse persone che una settimana fa urlavano e scrivevano “JE SUIS Charlie”, chi ha anche scritto “restiamo umani” in memoria di Vik.
Ma cosa siamo diventati, noi?
Una volta era la tv la “cattiva maestra televisione”, sempre per citare Karl Popper, adesso credo vi sia un male che è ancora più grande, ed è quello della superbia e dell’arroganza, questo diritto che alcuni si arrogano di giudicare la vita degli altri perché purtroppo così, il mondo, ci ha insegnato.
Perdonaci Karl.