Sono uscite oggi le ultime previsioni economiche della Commissione Europea e, per quanto in generale le previsioni in passato abbiano mostrato notevoli limiti (si veda questo vecchio post su Pagella Politica a riguardo), vale comunque la pena scorgere rapidamente i dati – anche solo in un’ottica comparata. Potete vedere i dati in maggiore dettaglio nei grafici interattivi del nostro portale europeo FactCheckEU.org
Pil: L’Italia dovrebbe finalmente tornare a crescere nel 2015. Il misero 0,6% previsto non incute grande fiducia ed è ben al di sotto di Francia e Germania (1,0% e 1,5%). Anche per il 2016 la crescita – pur raggiungendo l’1,3% – rimarrebbe ben al di sotto della media Ue (pari al 2,1%).
Disoccupazione: La buona notizia è che il tasso di disoccupazione non dovrebbe aumentare nel 2015, rimanendo stabile al 12,8%. Per il 2016 è prevista una lieve flessione (12,6%). La Commissione prevede cali più significativi per Spagna e Grecia, le quali però dovrebbero registrare tassi superiori al 20% anche nel 2016.
Deficit: Su questo indicatore (e soprattutto sull’avanzo primario, ovvero il deficit al netto della spesa per interessi) l’Italia se la cava teoricamente meglio. Infatti anche nelle previsioni della Commissione il nostro deficit dovrebbe essere pari al 2,6% nel 2015 e 2,0% nel 2016. Questi numeri sono in linea con la linea Ue (-2,6% e -2,2%) anche se molto al di sotto della Germania che si prevede registrerà addirittura dei piccoli surplus nel triennio 2014-2016. Le previsioni sulla Grecia, il cui avanzo dovrebbe superare quello tedesco ed attestarsi all’1,6% nel 2016, potranno ovviamente subire drastiche revisioni a seguito delle trattative che sta conducendo il Premier Tsipras in queste settimane sul debito greco.