Guarda bene la bollettaEnel, l’energia che ti spreme

"Enel cambia pelle: lascia le centrali per le reti intelligenti, il baricentro va all'estero" (Repubblica) Anomalo che una società, il cui principale azionista è il Ministero del Tesoro e dunque lo...

“Enel cambia pelle: lascia le centrali per le reti intelligenti, il baricentro va all’estero” (Repubblica)

Anomalo che una società, il cui principale azionista è il Ministero del Tesoro e dunque lo Stato, investa all’estero i soldi che ci preleva dalle tasche con le bollette.

Se poi Enel punta in Italia alle reti intelligenti, aspettiamoci il peggio perché, con le decine di milioni di contatori elettronici che controlla da remoto, ha praticamente il monopolio della misurazione dell’energia elettrica nazionale, con buona pace dell’Autorità per la concorrenza.

Nei primi anni 2000, Enel cominciò ad installare i suoi contatori. Nessuno sapeva, salvo Enel, quanto fossero intelligenti ma erano comunque illegali, perché privi di regolare certificazione metrologica. In quegli anni Enel produceva quasi tutta l’energia elettrica nazionale e quindi tutto le era concesso.

Contatori prodotti in Cina, e non verificati, se non dalla stessa  Enel, cominciarono così a lampeggiare nelle nostre case; li installavano senza neppure avvisarci, tanto “era tutto gratis e a vantaggio dei consumatori”

Enel aveva fretta perché il Parlamento europeo discuteva la direttiva che avrebbe stabilito i criteri di omologazione, e di commercializzazione proprio di quel tipo di contatore.

La direttiva europea, nota come MID, viene emanata nel 2004, con entrata in vigore dal novembre 2006, quando ormai Enel avrà sostituito tutti i contatori.

Le direttive europee vanno però recepite dai vari paesi e l’Italia, che non brilla certo per efficienza, lo pubblica in GU nel maggio del 2007, anche perché Enel deve, in qualche modo, sistemare il pregresso e ha bisogno di coperture.

La prima é di AEEG – Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas – con la delibera 292/06 del dicembre del 2006, dove si dice: “i misuratori attualmente installati presso i punti di prelievo …sono di tipo elettromeccanico “ e “i misuratori orari installati alla data del presente provvedimento presso alcuni punti di prelievo debbano essere preservati”.

Ma gli “alcuni punti di prelievo” con i nuovi contatori, sono già più di trenta milioni e i contatori non sono mai stati omologati, né verificati da nessuno e nessuno, salvo Enel, sa come funzionino.

Il tutto in pacifica violazione del tuttora vigente Testo Unico delle leggi metriche.

La delibera ne scarica anche il costo in bolletta, quando prima veniva spacciato tutto per gratuito.

La seconda copertura, del Governo, è del marzo 2007.

Quando ormai quasi tutti i contatori sono stati sostituiti, la direttiva MID viene finalmente recepita anche dall’Italia, ma con un’apposita clausola che salva Enel e tutto quanto illecitamente fatto fino a quel momentoUna pietra tombale su decine di milioni di contatori illegali, che potranno funzionare in eterno, purché non vengano rimossi.

Se le cose sono andate così in passato, è lecito chiedersi quali siano le nuove idee di Enel sulle reti intelligenti, tenuto anche conto che ora i contatori sono fabbricati dalla Ducati Energia, di proprietà della famiglia dell’attuale Ministro dello Sviluppo Economico. Dovrebbero essere sempre cinesi, anche se la certificazione indica la società bolognese quale produttore per conto di Enel Distribuzione. I contatori sono strumenti gestiti da remoto e, chi li gestisce da remoto può farci impunemente quello che vuole, in barba alla legge e alla trasparenza.

In un paese normale ci si aspetterebbe che fossero definite le procedure di controllo sulle misurazioni ma l’Italia non è un paese normale se un vice-ministro dichiara in Parlamento, che la legge è lacunosa e dopo quasi due anni non è successo nulla.

www.edoardobeltrame.com

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