I bambini di città della campagna hanno soggezione: le distese di verde a perdita d’occhio forse fanno un po’ paura. Troppo spazio, tutto a loro disposizione.
Tancredi all’inizio si rintana nel metro quadrato attorno a sé. È più sicuro. Pian piano, poi, si lascia andare e andando capisce che ciò che lo circonda è tutto vero e si può raccogliere, calpestare, lanciare, ci si può arrampicare e rotolare, sporcare e persino addormentare.
Col sole di un pomeriggio d’aprile, la campagna che costeggia il lungo tratto di Via Ardeatina, poco fuori dalla Capitale, diventa un’enorme cameretta senza soffitto né pareti in cui i bambini sanno fare i bambini e i grandi fermano le lancette che dettano i ritmi della giornata.
Un tempo sospeso che abbraccia tutti e appiccica nelle guance di ognuno di noi un bel rosso che sa di fragola e di fuoco.