Il ministro Maria Elena Boschi ha detto, con un po’ di orgoglio, che Paesi come Spagna e Israele stanno studiando l’Italicum per realizzare una legge elettorale simile.
Israele ha visto la conferma del premier di destra Netanyahu per un solo voto di maggioranza. In Spagna il sistema bipartitico tanto osannato e tenuto in piedi anche grazie al sistema elettorale sta ormai deflagrando di fronte alla crisi economica che ha mostrato le evidentei crepe democratiche legate alla corruzione. Ora in Spagna c’è Podemos, la forza antisistema paragonata al Movimento 5 Stelle ma con chiare connotazioni di sinistra, e Ciudadanos, forza politica più moderata ma anticorruzione, che ha insidiato anche il successo dello stesso Podemos. Entrambi i partiti otterranno un risultato a doppia cifra, senza contare la Sinistra di Izquierda Unida che resta intorno al cinque per cento dei consensi.
Questa situazione viene resa più evidente dai risultati frammentati delle elezioni regionali e municipali spagnole, dove a seconda delle zone vincono i popolari, i socialisti, Podemos o formazioni regionaliste. In più stanno ottenendo eletti nuove formazioni politiche e civiche. Questa situazione dovrebbe far prendere atto ce i cittadini spagnoli non sono più disponibili a dare la fiducia a soli due partiti. Invece, secondo le affermazioni della Boschi, il retropensiero è di fare una legge elettorale con premio di maggioranza alla prima forza politica, regalando fittiziamente una maggioranza non corrispondente ai voti e spingendo i cittadini a votare una delle prime due forze politiche per non far vincere l’altra.
Lo stesso sistema vige in Grecia, dove Syriza ha potuto vincere grazie al collasso dei socialisti, devastati dalla corruzione e dal fallimento dei conti pubblici (entrambi hanno colpito anche il partito di centrodestra Nuova Democrazia ma riuscendo a reggere dal punto di vista elettorale) e appunto al premio di maggioranza, senza il quale avrebbe avuto seri problemi a fare un governo.
Anche in Italia, con l’Italicum, succederebbe qualcosa di simile a quanto accade in Grecia, seppur la legge elettorale non sia identica. Il meccanismo implicito porta i cittadini a prendere in considerazione di votare una delle due-tre potenziali forze politiche in grado di arrivare al ballottaggio.
Il sistema proporzionale con sbarramento (quello che da noi definiscono consultellum e, erroneamente, proporzionale puro) e senza premi di maggioranza è quello più diffuso in Europa e quello più consono ad un sistema parlamentare, come in teoria è e dovrebbe essere l’Italia, finché non si cambia la Costituzione. La Grecia è l’unico Stato europeo e occidentale ad avere un premio di seggi senza esserseli meritati sul campo. I risultati politici della Grecia sono sotto gli occhi di tutti.
Difficile credere che Spagna e Israele potranno migliorare le loro democrazie con lo Spagnolum e l’israelianum. In Italia paradossalmente è un piccolo passo avanti rispetto al vecchio porcellum voluto dal centrodestra berlusconiano, comunque vedremo cosa dirà la Corte Costituzionale e se l’Italia ne gioverà oppure ne subirà le conseguenze.