Proviamo a mettere a fuoco. Il cavallo Renzi stava correndo, come da programma, la sua corsa in piano, ma improvvisamente la stessa si è trasformata in steeple chase (siepi, ostacoli ecc.)
E il cambio viene decretato proprio dai GIUDICI di gara in piena corsa.
Fuor di metafora: tra la Consulta (dove siede pure Amato) che sentenzia l’obbligo di restituire il maltolto ai pensionati da parte del duo Monti/Fornero erige d’acchito una siepe plurimiliardaria sul percorso renziano (ciao “tesoretto”” preelettorale ventilato dal premier) e il Consiglio superiore della magistratura (VI commissione) che boccia la legge governativa anticorruzione, Renzi arranca.
Le litanie in sottofondo di papa Francesco e Mattarella sulla corruzione fanno da corollario inconsapevole (?) ad uno schieramento d’attacco ormai scoperto del grosso della magistratura.
Il piatto sta per essere servito in salsa Bazoli, vandea e baronia scolastica, impresentabili delucani,
bersanian dissidenti ecc. ecc. Come reggerà lo stomaco di Renzi? In fondo non è che una RIBOLLITA già servita a Craxi e ai Partiti seri della I Repubblica, ora non poco rimpianti.
Ne tragga una lezione memore e riapprofondita, il premier.
Ma lui è toscano e la RIBOLLITA dovrebbe digerirla: gli son noti gli ingredienti.