Hic sunt lupiNo Triv Lagonegrese presenta il libro di Maurizio Bolognetti ” Le Mani Nel Petrolio”

Si è svolto giovedì 28 maggio alle ore 18.00 a Lagonegro (PZ) nell’aula consiliare del comune, a cura del No Triv Lagonegrese, la presentazione del libro del giornalista e scrittore Maurizio Bologn...

Si è svolto giovedì 28 maggio alle ore 18.00 a Lagonegro (PZ) nell’aula consiliare del comune, a cura del No Triv Lagonegrese, la presentazione del libro del giornalista e scrittore Maurizio Bolognetti dal titolo “ Le mani nel petrolio”, suo secondo sacrificio, cui ha preso parte anche il prof. Franco Ortolani, geologo e professore ordinario dell’Universita Federico II di Napoli, il quale ha illustrato con minuziosa precisione e tecnicismo tutti gli aspetti negativi che le trivellazioni causerebbero in un territorio sismico come la Basilicata, oltre al serio e concreto problema dell’inquinamento che già oggi ha causato, purtroppo, danni irreparabili all’ambiente e all’uomo; il dottor Giambattista Mele ( Isde Basilicata), ha continuato la presentazione, trattando temi riguardanti la salute e i rischi che gli abitanti di Viggiano, teatro di estrazione, rischiano respirando l’aria intrisa di inquinanti cui son sottoposti ogni giorno respirando il famoso H2N ( idrogeno solforato), esponendo chiaramente i pericoli per la salute dovuti anche all’inquinamento delle falde acquifere e dei malesseri che questi possono recare all’organismo umano una volta che questi elementi si sono insidiati nel sistema circolatorio e respiratorio.

Un libro inchiesta, quello di Bolognetti, che diventa a tutti gli effetti una testimonianza puntuale e profondamente analitica di come le estrazioni petrolifere lucane, nel giacimento on-shore di oro nero più vasto dell’Europa continentale, si collochino in un contesto in cui lo stato di diritto è assente, così come assenti sono le misure di sicurezza, i monitoraggi, l’informazione.

Un libro che si legge tutto di un fiato, che non lascia spazio a pause e che fa riflettere, pagina dopo pagina, sulle condizioni drammatiche della regione Basilicata, martoriata e depauperata dalle trivellazioni e dai numerosi permessi di ricerca che si stanno susseguendo senza sosta da anni ormai. Terra di briganti, di spazi incontaminati e verdi, terra di agricoltori e di aria pulita. E’ questa l’idea che ancora oggi trapela e fanno trapelare della Lucania. Bolognetti ci mostra l’altra faccia, reale, della terra di Orazio. Una terra stremata dalle estrazioni e dal saccheggio di colossi come Eni, Total, Mitsui, Shell, una regione che processa chi denuncia e non chi inquina, enti di controllo orbi e inefficienti (come l’Arpab), una terra diventata impotente a causa di una classe politica inefficiente, asservita al potere petrolifero più che a quello dello stato di diritto. Una regione in cui regna corruzione imprenditoriale, malapolitica, malagiustizia, una popolazione a tratti compiacente e che si sazia di questo cibo nero, sedendosi attorno ad un tavolo spigoloso ma ricco di prelibatezze per i portafogli dei più avidi.

Una regione che detiene il più alto tasso di disoccupazione, oltre che di mortalità causata da tumori e carcinomi, problemi respiratori, ma che secondo le statistiche (vergognose) ufficiali queste mortalità sono da associare all’uso quotidiano di cibi spazzatura (45%) mentre solo il 5% è imputato a cause ambientali ( vedi centro oli di Viggiano).

Un libro che non ha peli sulla lingua, che non lascia nulla al caso e non nasconde nulla di quello che ogni giorno sta accadendo e si sta verificando sotto gli occhi di tutti i lucani, comprati e non. Una regione che ha visto finanziare il film di Rocco Papaleo “Basilicata Coast To Coast” interamente  dalla Total, multinazionale che in Basilicata ha trovato il tesoro. Film che mostra una terra semplice, fatta di giochi, verde e natura, fiere, musica e pastori, senza mai attraversare, però, quei paesi martoriati dalle trivellazioni da questi colossi che oggi hanno finanziato anche l’Expo’ a Milano (Eni).

Una regione, la Basilicata, che produce circa l’80% del fabbisogno italiano di idrocarburi, una regione, la nostra, in cui il 78%  del suo territorio, ad oggi,  è soggetta ad estrazioni petrolifere.

Insomma, un libro che svela gli altarini e i complotti che son presenti nella nostra regione ormai da anni, un libro che serve da monito per le generazioni successive e che può esser considerato uno spunto per poter agire per poter fronteggiare chi, di una terra così splendida, vuol farne un colabrodo.

Giovedì a Lagonegro la partecipazione è stata interessata, pochi i coraggiosi che hanno osato esporsi e confrontarsi con questo problema, anche se è mancata la presenza del primo cittadino di Lagonegro Domenico Mitidieri.

Il No Triv Lagonegrese ha organizzato  e coordinato il convegno e la presentazione, avvalendosi anche della presenza del giornalista Pino Perciante de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, il quale ha saputo offrire le sue esperienze in merito all’argomento petrolio.

Carla Bottiglieri

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