«Le forze militari devono avere gli strumenti tecnologici per investigare su criminali e terroristi per la sicurezza pubblica, ma è importante che li acquistino da fonti responsabili, etiche e che agiscano secondo la legge» e ancora «Fbi, Dea e DOd (il Dipartimento della Difesa) avevano fatto mettere nel contratto con HT una clausola che certificasse che non aveva condotto operazioni in Sudan? E se no, perché? HT aveva garantito falsamente che non aveva rapporti col Sudan e per questo, dopo averlo scoperto, Dea ha interrotto il contratto?». Come scrive il sito GiustiziaMi, le due roccaforti della sicurezza hanno ‘scaricato’ Hacking Team in anticipo sulla data di scadenza dei rispettivi contratti, ma, insinua Grassley, troppo tardi, quando già la collaborazione sarebbe stata proibita.
Domande a cui dovrà rispondere il Congresso Usa e contenute nell’interrogazione fatta dal senatore Chuck Grassley. Nel frattempo Fbi e Dea hanno risolto i contratti in essere con Hacking Team. Da quest’altra parte dell’Oceano, in Italia, dove ha sede la Hacking Team, arrivano domande di chiarimento simili da parte di alcuni deputati dal Movimento 5 Stelle a Lista Civica passando per il Pd in una interrogazione al ministro dell’Interno. L’imbarazzo all’interno delle Forze dell’Ordine, dei servizi e delle procure non è poco dopo l’esplosione dello scandalo che ha coinvolto la società milanese con sede in via Moscova, che vede al momento iscritti nel registro degli indagati sei dipendenti della stessa società all’interno di un unico fascicolo per accesso abusivo a sistema informatico e rivelazione di segreto industriale.
In questi giorni ci sono stati perquisizioni anche in via Moscova, e nel frattempo grande silenzio anche da Regione Lombardia, che di Hacking Team è socio al 26,03% tramite Finlombarda, la finanziaria partecipata da Regione Lombardia. Un silenzio che va necessariamente rotto, anche perché gli uomini di Finlombarda che si occupano di Hacking Team, da quello che si legge nelle mail pubblicate da Wikileaks, fanno pienamente parte del business della società.
Una risposta però dalla Regione dovrà necessariamente arrivare dopo la presentazione di una interrogazione da parte del Movimento 5 Stelle: Il M5S chiede in particolare a partire da quale anno Regione Lombardia tramite Finlombarda Gestioni SGR finanzi o abbia finanziato l’azienda Hacking Team; quanto ammonti l’investimento di Finlombarda Gestioni SGR in Hacking Team; quali pratiche etiche Finlombarda Gestioni SGR applica nell’erogazione di finanziamenti alle imprese; quali controlli abbia effettuato Regione Lombardia sull’azienda Hacking Team, e le conclusioni di tali controlli; se corrisponda al vero che Hacking Team abbia inviato comunicazione a Finlombarda Gestioni SGR dei dati violati ad altra società concorrente, se Regione Lombardia, tramite Finlombarda Gestioni SGR, sia entrata in possesso di questi dati e come abbia agito una volta avuti; quali determinazioni intenda prendere Regione Lombardia alla luce dei fatti accaduti sulla partecipazione, tramite Finlombarda Gestioni SGR, alla società Hacking Team.
I consiglieri regionali del M5S spiegano: “Tra i file riservati violati, emergono fatture per la fornitura di sistemi informatici ai nostri servizi segreti e a quelli di alcuni regimi dittatoriali nel mondo, rapporti di cui l’azienda era già stata accusata in passato. Sul rapporto tra un’istituzione pubblica come Regione Lombardia e Hacking Team va fatta totale chiarezza”.