Sono appena finiti i mondiali di nuoto di Kazan, l’Italia ha ottenuto un bel bottino in termini di medaglie. C’è stato l’oro storico di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero, con Sun Yang, il cinese era favorito, che non si presenta alla gara, motivando successivamente con problemi cardiaci. Con Federica Pellegrini che strappa un argento insperato nei 200 stile libero. Ai tuffi una grande Tania Cagnotto che sul trampolino da un metro batte addirittura le cinesi mentre arriva sul podio con i tuffi da tre metri.
Di questo ne avrete sentito parlare, soprattutto se vi interessa lo sport. Un po’ più difficile venire a conoscenza dai grandi media di altri italiani che hanno fatto la loro gran figura in contesti internazionali. Di solito questo accade perché le donne sembra debbano fare meno notizia dei maschi ma soprattutto se nelle competizioni girano meno soldi (e quindi meno potere).
Paola Giorgetta mostra l’oro. Foto da www.sansalvo.net
Innanzitutto mentre in Russia si sono svolti i mondiali di nuoto, è a Los Angeles che sono avvenuti i mondiali di nuoto paralimpici. Sarebbe bello se almeno la tv di Stato desse un adeguato spazio a questo tipo di gare sportive, tanto per essere meno ipocriti quando si fanno certi discorsi. Negli Stati Uniti è arrivato un oro da Paola Giorgetta nei 25 dorso dopo un un bronzo nei 50 stile libero. La molisana ha reso orgogliosa la sua regione che l’ha festeggiata per questo risultato. Ultimamente si sono viste delle iniziative mediatiche a favore delle persone con sindrome di Down, basti pensare a Hotel sei stelle andato in onda sulla Rai, e parlarne assieme allo sport è modo per coinvolgerci come cittadini per cercare di far pesare il meno possibile a queste persone la propria diversità, che anzi può e deve trasformarsi in risorsa per tutti.
Va detto che Paola Giorgetta è riuscita a partecipare a questi mondiali di nuoto grazie alla Regione Molise che ha finanziato la trasferta. Quindi la politica deve occuparsi di più di queste iniziative, perché con pochi soldi può fare molto a scopo sociale.
Il torneo di tennis di Norimberga, sicuramente non tra i principali ma che ha visto una finale tutta italiana tra Roberta Vinci e Karin Knapp. Alla fine ha vinto l’altoatesina-sudtirolese Knapp.
Passiamo ai mondiali cadetti di judo a Sarajevo. Il diciassettenne napoletano Giovanni Esposito ha vinto la medaglia d’oro nella categoria 66 chili. Biagio d’ùangelo, cresciuto a Scampia, ottiene la medaglia d’argento nella categoria 50 kg.
Sofia Petitto vince un argento a 14 anni nella categoria 44 kg.
I media, a parte il calcio e i principali sport, soprattutto maschili, tendono a relegare a un trafiletto le notizie sugli altri sport, quando se ne ricordano. Forse è arrivata l’ora di cambiare prospettiva, di dare pari dignità agli sport e non crearne una gerarchia in base ai soldi che girano e al potere che generano.
Pubblicato anche su Nuova Repubblica