Caro Matteo, dai retta a’mme…..
….Fai quello che sai fare meglio: prendi il cuore e buttalo oltre l’ostacolo.
Prendi i gay e falli sposare.
E il motivo per cui devi farlo non è che è giusto e le mille cose che sappiamo e che abbiamo già detto mille volte.
No, no: le categorie di giusto e sbagliato sono faccenda troppo complessa ed eterea, almeno per me e almeno per questa sede.
Quello di cui si può parlare, qui e ora, è una faccenda molto più terrena che si chiama convenienza.
Matteo, i gay devi farli sposare (sì, ho detto sposare, non unire, formare o simili) per il semplice motivo che non te ne frega assolutamente niente di non farlo.
Allora, Matteo, ragioniamo.
A chi importa che i gay non si sposino?
A chi importa che la famiglia sia madre+ padre+ bambino/i?
A chi importa davvero, intendo?
Siamo sinceri: a nessuno. Il tema è stato ampiamente dibattuto nel cuore e nella coscienza e magari anche nel letto di ogni persona di buona volontà. E ognuno si è dato, nel cuore, nella coscienza e nel letto, la risposta che ha ritenuto più giusta per sé. E, con il tempo, la questione è stata superata e, sinceramente, nessuno ci fa più caso.
A praticamente nessuno importa niente di chi vada a letto con chi e come.
A molti importa solo per il tempo di un pettegolezzo o di una battuta greve.
A moltissimi, invece, riguarda e piace, specie tra le lenzuola.
Ah già, dimenticavo.
A qualcuno la faccenda preme molto: alle sentinelle in piedi, a quelli del Family Day, ai picchiatori fascistoidi, alle prefiche con il velo in testa, ai lettori di La Croce, a quelli del Meeting di Rimini: tutti pronti a darsi (e soprattutto a dare) fuoco sulla pubblica piazza pur di fermare questa empietà.
Bene. Allora ti dò una notizia, Matteo: tutti questi signori (inclusi quelli di Rimini, non ci credere a quello che ti hanno promesso l’altro giorno: sono falsi come i soldi del Monopoli) non ti votano e non ti voteranno comunque. Hai voglia a scrivere ‘formazione sociale’ sì e ‘matrimonio’ no. Non ti votano.
Poi, ovvio, c’è un’altra categoria a cui la faccenda interessa un sacco, e sono quelli ‘a sinistra del PD’: i saputelli dall’anima candida che te l’hanno giurata e che sono alla pazza ricerca di un albero a cui impiccarti. E questo, accidenti, ha tutto l’aspetto di un albero perfetto.
Ecco, Matteo. Non farti fregare. Non farti impiccare all’albero dei diritti.
Troppo facile, troppo vistoso, troppo gol a porta vuota.
Falli sudare un po’, ‘sti primi della classe.
Dai retta a’mme, Matteo.
Fai quello che sai fare meglio, anche se fa paura, anche se Alfano non vuole.
Fai un bel respiro, prendi il cuore e buttalo oltre l’ostacolo.
Lo sai che funziona. Funziona sempre.