Caro diciottenne,
tantissimi auguri.
So che ti senti smarrito. Che il futuro davanti a te appare incerto.
So che sei ammaliato dalle sirene dell’antipolitica e di alcuni movimenti che si dichiarano più onesti degli altri. Ma non credere a tutto quello che leggi o che ti raccontano.
La politica è molto meglio di quello che pensi.
Per dimostrartelo ho deciso di regalarti questo buono di 500 euro per l’acquisto di un po’ di cultura.
Si tratta di una cosa estremamente cool.
L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti.
Qui ho imparato il mio mestiere di politico ed anche che 500 euro possono fare la differenza.
Oggi ho capito che senza cultura l’Italia non ce la fa.
Il nostro Paese ha fame di cultura e la cultura ha fame di te.
Forse dirai che la cultura non si compra, né si vende, ma che si vive e si diffonde. Può darsi.
Ma la vendita è un modo per diffonderla, pensaci bene.
Forse dirai che la cultura avrebbe bisogno di investimenti strutturali, a partire da maggiori risorse per la scuola, e non di sussidi momentanei. Può darsi, ma anche darti 500 euro può aiutare a strutturarti, pensaci bene.
Forse dirai anche che questa iniziativa è poco meritocratica, perché premia tutti allo stesso modo, a prescindere dagli interessi e dall’impegno nello studio e nell’approfondimento. Ma noi dobbiamo arrivare soprattutto ai più svogliati. Siamo sicuri che i soldi faranno venire una gran voglia di cultura proprio a chi ne ha più bisogno.
Potresti obiettare che non è giusto dare la stessa somma anche ai tuoi coetanei più benestanti, che già potrebbero comprarsi tutta la cultura che vogliono. Purtroppo non siamo sicuri che chi può permetterselo più di altri acquisiti prodotti culturali. Il buono va dato anche a loro se vogliamo guidare ed indirizzare politicamente le tendenze di questo Paese (il che in una certa misura non fa mai male).
Se della cultura non ti interessa davvero nulla, questo sussidio momentaneo forse servirà a poco e non farà cambiare i tuoi gusti. Può darsi, ma noi vogliamo comunque darti un’opportunità. Perché crediamo in te.
Gli esercizi culturali convenzionati per il buono li puoi trovare sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Perché non su quello dei Beni Culturali? Sai, è stato inevitabile inserire anche qualche esercizio di puro intrattenimento. Si tratta sempre di cultura in fin dei conti, pensaci bene.
Diffida di ti chi ti dice che questo è un regalo elettorale. Non è così. E’ un regalo al futuro del nostro Paese. Ed il futuro di questo Paese sei tu.
L’Italia è agli ultimi posti negli investimenti in cultura, ma oggi le cose cambiano. Con questi 500 euro che ti regaliamo (siete in 550 mila, si tratta di quasi 300 milioni di euro!) risaliremo almeno di una posizione secondo molte stime. Pensa, da ultimi a penultimi anche grazie a te.
E tutto questo senza grandi sforzi. Senza costose ristrutturazioni di musei e teatri, senza onerosi interventi nelle scuole, senza promuovere altre fiere del libro (che forse ci hanno un po’ rotto le scatole, ora i libri che vuoi te li potrai scegliere tu in santa pace!), senza altri aiuti all’editoria (basta sussidi, per l’amor del cielo) e senza presuntuosi progetti culturali di ampio respiro per il Paese (progetti che sono sempre apparsi un po’ comunisti, diciamocelo ragazzi).
Con 500 euro riparte la cultura.
Divertiti con questi soldi.
Se ti sei fatto tutte le domande a cui ho accennato sopra forse non ne avresti nemmeno bisogno, però il buono te lo lasciamo lo stesso.
Al momento del tuo primo voto, in ogni caso, ricordati di chi ti ha fatto questo dono.
Di chi crede in te più di altri.
Auguri.
– Il tuo Premier. Quello attualmente in carica, non altri –
p.s.: se papà ti dovesse dire che questo buono è finanziato dal mancato taglio dell’IRES, conserva sempre il tuo spirito critico e a questo non pensarci troppo.