Cosa dobbiamo imparare davvero dai lupi

Ieri mattina, scorrendo la mia timeline di Facebook, ho notato una certa ricorsività tra i miei contatti, anche tra amici di che stimo molto (e che continuo a stimare, ci mancherebbe) nel condivide...

Ieri mattina, scorrendo la mia timeline di Facebook, ho notato una certa ricorsività tra i miei contatti, anche tra amici di che stimo molto (e che continuo a stimare, ci mancherebbe) nel condividere una foto di un branco di lupi con allegato un commento che, affermando il falso, cercava di umanizzare i lupi e fornire una lezione morale a tutti noi, scrivendo però una cosa non solo banale, ma falsa.

Il mio riflesso è stato scrivere un commento sotto una di quelle condivisioni dei miei amici. Alla fine, vuoi per il fatto che il commento era molto più lungo del dovuto, vuoi per il fatto che quella foto stava girando tra molti dei miei contatti, ne ho fatto un post a parte. Ora, rendendomi conto che quella stessa foto e quel commento sbagliato sono diventati virali, ho pensato di scrivere la storiella anche qui.

Credo che sia utile, sapete perché? Perché credo che il lavoro di un gironalista sia anche sensibilizzare i lettori sul fatto che condividere un post su Facebook è quasi equivalente a scrivere un articolo. Quindi diffondere una stronzata è pericoloso. Quella di oggi sui lupi non era poi così grave, ma se non ci abituiamo a verificare quel che facciamo girare la prossima volta magari, al posto dei lupi, ci saranno i vaccini. E bisogna stare attenti.

La foto e il commento fuorviante che ci era allegato era questa:

Ora, lo scatto sarà anche bello, ma il commento è sbagliato.

Non sono un etologo, ma quando i lupi sono deboli e malati e capiscono di essere un peso per il branco, piuttosto che metterlo in pericolo, si allontanano e cercano un posto tranquillo dove morire in pace, da soli. Se i lupi si comportassero come il tizio ha commentato sotto la foto, sarebbero già estinti da millenni. La grandezza della natura è che l’individuo si sacrifica per il bene della comunità.

La grandezza dell’uomo è un’altra. È la giustizia e il socialismo, come direbbe Jack London, uno che di lupi se ne intendeva. Ma non esiste giustizia e socialismo quando i leader vecchi e malati, lungi dall’allontanarsi per morire in pace, guidano il branco fino a morire, senza lasciare eredi, senza insegnare a nessuno come si fa il leader. Facendo così i nostri leader stanno mettendo in pericolo tutta la società.

Se vogliamo proprio fare un paragone tra quei lupi e noi quindi, la lezione da apprendere è un’altra. È La dignità di sapere quando arriva la nostra fine, e la capacità di essere uomini fino in fondo, ovvero, come tutti gli animali dell’universo, essere in grado di sacrificare la nostra individualità per il bene di tutta la specie.

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