Leggere il mondoIl sogno di diventare osservatore calcistico

Una vera chicca per gli appassionati di calcio e, soprattutto, per coloro che sognano di lavorare nel mondo del calcio. E’ quella disponibile in libreria da qualche settimana, grazie all’intuizione...

Una vera chicca per gli appassionati di calcio e, soprattutto, per coloro che sognano di lavorare nel mondo del calcio. E’ quella disponibile in libreria da qualche settimana, grazie all’intuizione commerciale della casa editrice Hoepli. Si tratta del primo manuale per l’osservatore calcistico professionale, redatto da uno dei più autorevoli addetti ai lavori, quel Marco Zunino che da esperto di calcio internazionale per le pagine del Guerin Sportivo è diventato, nel giro di pochi anni, coordinatore scouting di alcuni dei maggior club di serie A.

Un libro, quello di Zunino e in cui Hoepli ha avuto il merito di credere, destinato a essere riconosciuto come la “bibbia dello scouting calcistico”, anche perché, per il settore di riferimento, non esiste ufficialmente in circolazione qualsiasi altro materiale .
Come lo è già per quello statunitense, lo scouting dovrebbe essere una colonna portante dello sport business; eppure, la disciplina sportiva più popolare al mondo, il calcio, ancora oggi fatica a renderlo una professione qualificata. Anche le nostre società professionistiche, per troppo tempo, si sono affidate all’improvvisazione e hanno tardato a definire metodologie, a formare personale per un settore che, specie in un periodo storico come questo segnato dalla recessione, si dovrebbe considerare cruciale. E che, al contrario, fino a qualche anno fa, è stato animato da figure di secondo piano, a tempo, non preparate adeguatamente. Come argomenta Zunino già nelle prime pagine del suo manuale, di solito veniva (viene) dirottato verso l’attività di scouting l’allenatore meno fortunato in carriera o il pensionabile. Si presta ancora attenzione alle segnalazioni di personaggi, vicino alle società, che non hanno le giuste competenze dal punto di vista tecnico.

Zunino ha dato vita al primo corso ufficiale della FIGC per “Osservatore Calcistico”, ma, guarda caso, prima che uscisse il suo manuale, non esistevano ancora testi specialisti su cui far studiare gli allievi.
Sono numerosi, invece, diffusi in tutta Italia, i corsi amatoriali di pseudo “agenzie calcistiche” che promettono un futuro da osservatore o da manager nel mondo calcistico. Come testificato dagli annunci che sono registrati ormai quotidianamente sulle bacheche per la ricerca del lavoro più utilizzate. Dopo uno o due giorni di frequenza e con un esborso di qualche centinaio di euro, si riceve un attestato di frequenza da personaggi con scarse credenziali e che, anche nel caso abbiano frequentato i livelli più alti del mondo del pallone, difficilmente possono dimostrare di essere degli esperti di scouting. Del resto, a fronte della penuria di opportunità lavorative e dell’attrazione che esercita su milioni di giovani il milionario mondo pallonaro, proporre moduli formativi di questo tipo può rappresentare un ottimo business. Sfruttando, inoltre, il colpevole ritardo della nostra federazione calcistica che, solo nell’aprile del 2015, ha riconosciuto ufficialmente la figura dell’osservatore calcistico.

Ora, quindi, esiste un corso ufficiale per l’osservazione calcistica all’interno del Centro Tecnico Federale di Coverciano. E’ abbastanza costoso iscriversi, ma, certo, un po’ di selezione all’ingresso è necessaria, considerato che tanti vorrebbero intraprendere questo mestiere, ma soltanto quelli che ci credono veramente – e hanno un po’ di fiuto – possono dominare un ruolo così delicato e complesso.

Figura centrale del corso FIGC è Marco Zunino che nel suo libro ne anticipa e sintetizza i contenuti.
In “Manuale per l’Osservatore Calcistico. Tecniche e segreti dello sport più amato del mondo”, scaricabile anche in versione ebook, il dottor Zunino traccia, con rigore quasi scientifico, esaustività e generosità espositiva, l’unico percorso che permette di arrivare all’individuazione del talento calcistico.
Vantando una trentennale esperienza sul campo (anche nei panni di giornalista) e un completo aggiornamento alle tecniche digitali connettive, l’autore fornisce, in 230 pagine, tutto il kit indispensabile – di approcci, tecniche, metodologie, analisi e strumenti – all’aspirante scout calcistico.

Si parte dall’articolazione delle aree di selezione dei club e dalle modalità di filtro che, grazie alle nuove tecnologie e, in particolare, alle piattaforme di video trasmissione delle partite in digitale, si sono straordinariamente potenziate ed economicizzate.
Capitolo centrale è ovviamente quello dedicato a comprendere la “formula del talento sportivo”. Come si legge a pagina 49, non siamo ancora in grado di scoprire il talento con il microscopio o attraverso un algoritmo, ma sono stati individuati i suoi potenziali predittori: fisici, atletici, ambientali o sociologici, psicologici. In tutto il mondo, il calciatore viene valutato secondo quattro criteri: qualità fisico/atletica; qualità tecnica; qualità tattica; qualità psicologica. Nel calcio europico, il metodo di valutazione più originale e più noto è quello che si deve a Johan Cruijff (dal 1986), in seguito adottato da alcune federcalcio europee come quella italiana. Questo metodo – aggiunge Zunino – è alla base del sorprendente successo ottenuto recentemente dalle nazionali svizzere e si fonda su “tecnica”- “intelligenza (tattica)” – “personalità” – “velocità (di corsa e di esecuzione)”.
Come Zunino spiega accuratamente, per la valutazione corretta di un calciatore devono essere considerati e analizzati tutti i tipi di parametri: quelli coordinativi e cognitivi; i “condizionali” che si riferiscono all’atletismo, alle capacità motorie, alla fibra muscolare; i parametri “fisici”; quelli tecnici, ovviamente; e, non per ultimi, quelli legati all’intelligenza tattica, sia individuale, che all’interno di un contesto di squadra.
Ma in un campo di calcio, di circa 100 metri di lunghezza, in cui si muovono contemporaneamente ventidue giocatori (senza contare tutte le distrazione esterne provenienti da bordo campo e dal resto dello stadio), non è certo facile rimanere concentrati nell’osservazione, tanto che l’autore del manuale, forte di un’esperienza ultradecennale, prova a fornire delle metodologie di osservazione che partano da una ridisegnazione e mappatura virtuale del terreno di gioco.
E poi ci sono le metodologie di rilevamento, valutazione, archiviazione e trasmissione dei dati che non sono assolutamente da sottovalutare se si vuole consegnare una relazione da considerarsi “professionale”.
Gli approfondimenti finali sono dedicati ai vari moduli di gioco e a quei ruoli che, al giorno d’oggi, sembrano fare la differenza: l’estremo difensore e l’attaccante.

Anche grazie all’impegno di Marco Zunino, le società professionistiche del calcio italiano, seppur con decenni di ritardo, hanno riconosciuto finalmente la necessità e l’importanza di un’area scouting, cioè una dotazione di mezzi e di uomini che non deve più essere considerata un “lusso sostenibile”, bensì uno strumento di sviluppo indispensabile.

Numerosi sono i nomi “eccellenti” che lo stesso autore ringrazia in quanto fonte di ispirazione per la sua attività e, quindi, anche per questo libro: gli allenatori Rafa Benitez, Mauro Sandreani o Renzo Ulivieri, i dirigenti Pantaleo Corvino, Fabio Paratici, Carlo Regalia, Giovanni Sartori, Pasquale Sensibile o Riccardo Bigon “colui che mi ha permesso di cambiare professione, realizzando un sogno: diventare osservatore professionista”. Al fianco di Riccardo Bigon, Marco Zunino ha contribuito, infatti, all’evoluzione del Napoli Calcio in fatto di ricerca, monitoraggio e selezione dei giocatori di calcio di qualsiasi provenienza nazionale. Oggi Zunino è coordinatore dell’area scouting dell’Hellas Verona, un modello di riferimento, nella ricerca di calciatori dal buon rapporto costo/qualità.

Gaetano Farina

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