Come genitore, nei giorni scorsi, sono stato molto colpito dalla vicenda del ragazzo che a Lavagna, nel corso di una perquisizione della Finanza, si è suicidato gettandosi dalla finestra.
Vicenda di per sé così triste e dolorosa, che avrebbe meritato solo silenzio e rispetto.
Così come avrebbero dovuto essere ascoltate allo stesso modo le parole della madre, la sola col diritto di dire qualcosa su quanto accaduto. Ascoltare tutto: parole, tono, senso. Senza fermarsi ai titoli dei giornali.
Ed invece si è scatenata contro questa povera madre un tiro al bersaglio vergognoso da parte dei sostenitori della legalizzazione della cannabis, e a traino le controrepliche dei proibizionisti. Non sono Giovanardi, e sul tema credo una legislazione come quella vigente per alcool o sigarette, con qualche controllo più reale magari, sarebbe la soluzione più sensata, visto che le canne non fanno male ma non sono nemmeno innocue (qui un articolo chiaro, preso da questo studio).
Ma anche così, non sarebbe cambiato nulla. Perché a 15-16 anni anche alcool e sigarette sono vietate (fino ai 18 per entrambi, a dire il vero). A meno che non vogliate dire che sì sono vietate ma tanto alcolici e tabacchi arrivano facilmente nella disponibilità dei minorenni. Come arriverebbero lo stesso hashish ed erba varia. Come ora del resto, con spettacoli indegni fuori e dentro le scuole. Tutto “normale” giusto?
Quindi cosa dovremmo dedurre? Che la madre avrebbe dovuto non fare nulla perché farsi una canna è non solo normale, ma pure figo? Avrebbe dovuto rollarsi una sigaretta col figlio? E quando andrebbe iniziata questa attività ludica? Ci deve essere un limite di età inferiore oppure no?
Tra i vari commenti a me è piaciuto questo. Perchè, cari cannatalebani, fieri antagonisti dei Giovanardi di turno, seconda faccia della stessa medaglia, non parliamo di persone adulte e consenzienti. Non parliamo di persone forti e che ce l’hanno fatta. Non parliamo di Obama che è diventato Presidente degli Stati Uniti. Parliamo di adolescenti, spesso fragili, oggi come allora. Perché voi avrete conosciuto tutti tipi come Obama, ne sono certo, ma io ho conosciuto anche chi invece per sballarsi ha fatto una brutta fine. Vale per le canne, l’alcool ed ogni altra forma di sballo.
E allora, per cortesia, limitatevi ad ascoltare il dolore di quella madre e rispettatelo. Poi, in silenzio, siete liberi di farvi una canna.