Si inaugura oggi alla Permanente di Milano Kuniyoshi, il visionario del Mondo Fluttuante la prima grande mostra italiana dedicata a Utagawa Kuniyoshi, l’ultimo dei grandi geni dell’Ukiyo-e, il genere di stampa artistica su carta impressa con matrici di legno tipica del periodo Edo (1603 – 1868) e che tanta fortuna ha avuto anche in Occidente. Definito l’Arcimboldo del Giappone, Kuniyoshi è conosciuto anche come “il maestro dei gatti”, animali di cui amava circondarsi e a cui la mostra dedica una intera sezione.
Dopo l’importante mostra milanese di Palazzo Reale dedicata a Hokusai, Hiroshige e Utamaro e le numerosissime iniziative portate avanti in tutta Italia per celebrare il centocinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, continua il fermento italiano intorno al Giappone e alla sua cultura.
“La mostra su Kuniyoshi rappresenta il completamento di un ciclo” spiega la curatrice della mostra Rossella Menegazzo, esperta di cultura giapponese. “Dopo Hokusai, Hiroshige e Utamaro era necessario rendere omaggio al quarto grande artista dell’Ukiyo-e, Kuniyoshi. La sua opera è un ponte artistico tra il mondo classico e l’epoca moderna, tanto che potremmo dire che tutta l’arte pop giapponese nasce con lui: manga, anime, graphic design, ma addirittura il tatuaggio classico giapponese devono tantissimo a questo artista. Dedicare una mostra a Kuniyoshi è necessario e stimolante, perché permette di allargare anche la conoscenza del pubblico”. La mostra della Permanente propone 165 opere provenienti dalla collezione privata Masao Takashima Collection.
Visionario ed eccentrico, le opere di Kuniyoshi partono tutte dal quotidiano per approdare all’universo surreale della sua arte. Ecco allora srotolarsi davanti ai nostri occhi soggetti di donne e di paesaggi, di samurai e briganti, di animali, fantasmi e numerosissimi gatti. Sono loro a popolare il personalissimo mondo di questo artista, fatto di colori sgargianti e infiniti dettagli che ne rivelano il suo lato umanissimo. In vita si appassiona a un best seller dell’epoca, il romanzo Suikoden (in italiano I briganti) che narra le avventure di 108 briganti e ne fa uno dei punti centrali della sua opera. Kuniyoshi decide, infatti, di dedicare a ognuno di loro una propria interpretazione artistica – visibile in una sezione della mostra – e per la quale sarà poi principalmente ricordato. Un’azione unica attraverso la quale si affermerà il genere artistico delle stampe di guerrieri (mushae).
“Queste mostre mi fanno sentire ancora di più la bellezza dell’arte giapponese” ha dichiarato ieri alla conferenza stampa di inaugurazione Miyata Ryōhei, Commissario del Bunkachō (Agenzia per gli Affari culturali del Giappone), appena rientrato a Firenze. “Kuniyoshi è un mondo da scoprire. In questo momento in Giappone è attiva la mostra su Arcimboldo, che sta avendo così tanto successo. È straordinario vedere come, sebbene così lontani, questi due artisti avessero lo stesso stile e una simile visione. Arte e cultura sono collegate da un filo invisibile in ogni parte del mondo”.
In questi giorni, infatti, Firenze celebra agli Uffizi la prima grande mostra sull’arte giapponese parallela al periodo del Rinascimento italiano. Protagonisti di questo evento sono, per la prima volta in Italia, 39 paraventi pieghevoli e porte scorrevoli, molti dei quali Tesori Nazionali. Roma si appresta inoltre il prossimo 12 ottobre al Museo dell’Ara Pacis di Roma alla grande mostra Hokusai. Sulle orme del Maestro che porterà in esposizione ben 200 opere.
Informazioni:
Titolo Mostra: Kiniyoshi, Il Visionario del Mondo Fluttuante
Luogo: Museo della Permanente di Milano
Date: dal 4 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018
Organizzazione e cataglogo: produzione MondoMostre Skira