Sono centinaia i titoli ambientati a Venezia e che toccano ambienti ed epoche molteplici. Nessun romanzo, tuttavia, prima de Il Serenissimo borghese aveva osato affrontare le ore maledette che segnarono la caduta della millenaria Repubblica di San Marco, occupata e umiliata da Napoleone Bonaparte. Dopo Ugo Foscolo e Ippolito Nievo, quasi nessuno aveva osato sollevare quel velario coperto di vergogna e imbarazzo. Alberto Frappa Raunceroy sfida con questo romanzo questa maledizione iconoclasta lanciata oltre due secoli fa e riporta a galla con coraggio anche la storia famigliare di Lodovico Manin, l’ultimo Doge, che fu accusato di ogni nefandezza e, soprattutto, di non avere difeso Venezia. Questo romanzo è una grande rievocazione storica, ma anche la riabilitazione umana e politica di uomo condannato dalla storia. Vincitore del secondo Premio per la Narrativa “Mario Soldati” nel 2012, Il Serenissimo borghese viene riproposto da Arkadia Editore con una nuova veste grafica in quella che è ormai la sua terza edizione.
Alberto Frappa Raunceroy è friulano. Laureato in Storia del Diritto Romano alla Cattolica di Milano, è autore de La condanna dei Tre Capitoli (Il Segno, 2007), romanzo storico-teologico in aperta polemica con certa narrativa che trasfigura letteratura, arte e umanesimo occidentali in vulgata anticristiana. Nel 2012 è uscita la prima edizione de Il Serenissimo Borghese – ripubblicato nel 2014 da Solfanelli e nel 2017 da Arkadia Editore –, che è stata inserita nell’antologia del Premio nazionale “Albero Andronico 2012” di Roma. Nello stesso anno il romanzo si è classificato secondo nella sezione Narrativa al Premio Nazionale “Mario Soldati”. Nel 2016, per Arkadia Editore, Frappa Raunceroy ha pubblicato Il parruccaio di Maria Antonietta, romanzo ambientato nella Francia rivoluzionaria, apprezzato da pubblico e critica per la sapiente ricostruzione storica e il vigore dei personaggi.