PromemoriaLa guerra dei mondi pur avendo la rogna

l potere sarà anche una scatoletta di tonno (l’ho sentito dopo le poliitche del 2013) ma a quanto pare questo potere piace tantissimo. E del resto - come consiglia saggiamente un proverbio delle mi...

l potere sarà anche una scatoletta di tonno (l’ho sentito dopo le poliitche del 2013) ma a quanto pare questo potere piace tantissimo. E del resto – come consiglia saggiamente un proverbio delle mie parti – del tonno non si butta via nulla.

I Cinquestelle sembrano infatti non mollare la presa e si avviano alle consultazioni della prossima settimana – convocate dal capo dello Stato Sergio Mattarella – pronti rivendicare la vittoria del 4 marzo pur avendo ottenuto un ragguardevole risultato (il 32%) ma pur sempre poco più di un un terzo dei consensi. Da quanto fin qui dichiarato il loro candidato premier Luigi di Maio pretende per il suo partito una sorta di diritto di prelazione rispetto al centrodestra, quasi una sorta di premio di maggioranza anche se esso non è previsto dall’attuale legge elettorale. Ecco allora che si assiste alla paradossale richiesta di appoggio al loro esecutivo da parte delle altre forze politiche (ma non si doveva mettere in costituzione il vincolo di mandato?) salvo poi imporre dure sanzioni per i loro eletti qualora andassero a formare altri governi con altre maggioranze; e la stessa coalizione di centrodestra prima delle lezioni ha siglato un proposito-giuramento anti-inciucio e malgrado ciò adesso aprono a tutti coloro che ci stanno a fare da stampella.

Mi ricorda il J’Accuse fatto per anni a Matteo Renzi (con quella demente e sesquipedale affermazione del “governo-non eletto-dal popolo) ma con la differenza che oggi si esercita una sorta di tocco magico trasformando di colpo il vizio in virtù, le travi in pagliuzze, lo scandaloso in comportamento tollerabile. Davvero una strana morale si fa davvero fatica fatica a capire, aggravata poi dall’incredibile supplica costante al PD di tentare un dialogo che – nella natura delle cose e per coerenza politica – è impossibile solo a pensarci. Non escludo che i tanti commentatori che oggi si divorano le vesti per la linea di opposizione del partito democratico abbiano uno straccio di argomento che giustifichi una linea diversa. Sarò limitato (può darsi) ma che adesso un centrosinistra già pieno di errori debba anche sciropparsi la predica della responsabilità mi pare veramente ridicolo per chi la fa.

Ma poi sorgono domande che mi piacerebbe fossero fatte ai “quasi” vincitori delle elezioni: ovvero come mai – infatti – era deplorevole governare con l’appoggio dei vari Verdini Alfano Lorenzini mentre oggi non fa una grinza far da ancelle a Di Maio oppure a Salvini? E i due rampanti leader sono gli stessi – il web su questo non ha la memoria corta – che neanche giorni fa denunciavano la diversità genetica tra lega e M5stelle?

Odioso come le porte dell’Ade è per me quell’uomo che una cosa nasconde nel cuore e un’altra ne dice


Omero

Si dirà che l’incoerenza è in alcuni momenti congeniale alla politica e sono d’accordo. Ma che almeno valga per tutti e sopratutto ci vuole anche un pò di arte nel farla. Quel che è insopportabile l’atteggiamento un po da farisei i quali inorridiscono del compromesso (altrui) mentre oggi maldestramente lo spacciano per un percorso inevitabile, una strada addirittura percorribile per il bene del paese. Più li senti e più viene in mente la sentenza della sapienzadegli antichi (l‘uomo nella prosperità non comprende/è come gli animali che periscono. Questa è la sorte di chi confida in se stesso/l’avvenire di chi si compiace nelle sue parole).

Insomma una guerra dei “mondi” ma non parlo di pianeti: voglio dire che il più pulito c’ha la rogna, nessuno escluso.

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