Viva la FifaCome travisare un dato e farne notizia: Salah e il milione di voti mai preso

Tempo fa una persona amica mi raccontava che lavorando al seggio durante un'elezione qui in Italia trovò, dentro una scheda perfettamente ripiegata, una fetta di fragrante mortadella. Ora, se io ...

Tempo fa una persona amica mi raccontava che lavorando al seggio durante un’elezione qui in Italia trovò, dentro una scheda perfettamente ripiegata, una fetta di fragrante mortadella. Ora, se io avessi preso quell’esempio e avessi scritto un pezzullo veloce da dare in pasto al web nel quale avrei affermato con sicurezza, che so, che “In ogni seggio è stata ritrovata una fetta di mortadella in una scheda” e rinforzando il concetto con un titolo tipo “Gli italiani vogliono la mortadella al Governo al posto di Di Maio/Salvini/Renzi”, allora avrei costruito una notizia fasulla estendendo un episodio assai probabilmente unico al livello di fatto davvero successo. Probabilmente unico: magari è successo davvero che in più seggi qualcuno abbia lasciato anche del salame, ma magari anche no. In ogni caso, non siamo ancora arrivati al livello di preferire un piatto di salumi misti al posto di politici o tecnici al Governo. Un giorno magari sì, al momento nisba.

Ora, fermiamoci a leggere una storia tutto sommato simile. Parliamo di Mohamed Salah, giocatore di calcio egiziano che in Premier League, con la maglia del Liverpool, sta facendo faville. E che con un suo gol in pieno recupero ha regalato all’Egitto la qualificazione ai prossimi Mondiali. Un mito, insomma. Ecco, durante le ultime votazioni presidenziali proprio in Egitto, Al-Sisi ha vinto con una maggioranza schiacciante: oltre il 90% di preferenze. Dietro di lui c’è Moussa Mustafa Moussa, che ha preso le briciole. E fin qui tutto chiaro: Al-Sisi ha trionfato e l’analisi del voto può tranquillamente concentrarsi sugli effetti di questa vittoria, su come è giunta, se sia un bene o meno che Al-Sisi abbia vinto.

Eppure negli ultimi tempi qualcosa ci ha distratti. Poco dopo l’esito del voto, sono cominciati a circolare in rete alcuni pezzi che riportavano un fatto assicurato per vero. O meglio un dato spacciato per vero, verissimo: Mohamed Salah, pur ovviamente non candidato, ha preso 1 milione di voti. La notizia è cominciata a circolare all’estero su media generalisti come il Mirror. Alcuni siti come Bleacher Report o Eurosport hanno riportato bene la notizia, che chissà perché è stata però da altri travisata, finendo in Italia (con alcune eccezioni come l’Ansa) non solo nelle notizie di costume dei siti sportivi, ma anche sul Corriere della Sera, mentre sempre all’estero campeggia su profili Twitter sulla prossima Coppa del mondo nemmeno troppo ufficiali (quello vero è a questo link), ma che hanno ottenuto migliaia di like e retweet (forse più dei voti per Salah, chi lo sa).

Il tutto però nasce da un equivoco che poteva essere tranquillamente verificato alla fonte: da un articolo dell’Economist, che parla della questione in un paragrafo all’interno di una più ampia cronaca sul voto. Scrive l’Economist:

More than 1m Egyptians spoiled their ballots, nearly twice the number who chose Mr Moussa. (Some crossed out both candidates and wrote in Mohamed Salah, a popular Egyptian footballer.)

Dunque c’è stato secondo l’Economist un milione di persone che rivelato il proprio voto, ovvero quasi il doppio di quelli che hanno votato Moussa. E che alcuni di loro avrebbero cancellato il nome di entrambi i candidati per scrivere quello di Salah. Il che non significa che il bravissimo giocatore sia stato votato da 1 milione di elettori, nè che sia stato preferito in alcun modo a Moussa. Per non parlare del fatto che il conteggio delle schede, nel sistema elettorale egiziano come in altri, non prevede che vengano prese in considerazione quelle dove vengono apposti altri nomi o simboli: insomma, sono annullate.

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