BabeleAlbania: i geek dell’economia ripartono da qui

Non siamo del tutto nuovi agli improvvisi espatri dei grandi dell’economia, soprattutto digitale, che ogni giorno scelgono mete fino ad ora impensabili per trasferire la propria struttura produttiv...

Non siamo del tutto nuovi agli improvvisi espatri dei grandi dell’economia, soprattutto digitale, che ogni giorno scelgono mete fino ad ora impensabili per trasferire la propria struttura produttiva a talvolta dirigenziale. Il motivo? Tasse!

Ovunque ci si volti, le aziende in fuga dalle pesanti vessazioni burocratiche sono sempre più. Per un periodo, la produzione dei beni, se parliamo di tessile, siderurgico, industriale pesante e così via, è andata in direzione dei paesi orientali, come Taiwan, India, la pluri-inflazionata Cina e ovunque nel sol-levante i salari dei lavoratori fossero minori, quasi impercettibili per i colossi in questione che, tuttavia, operando su migliaia di risorse hanno visto i propri bilanci impennare. Ovviamente, le tendenze son fatte per interrompersi e, complice la folle inversione di rotta dell’economia mondiale che ha spostato gran parte dei propri movimenti su transazioni online ed aziende operanti del terziario avanzato (vedi digital companies 3.0, blockchain e startup di ogni genere), anche gli “espatri aziendali” si son modificati: è l’ora dei paesi dell’est.

Sono decine, anzi no, sono centinaia le aziende digitali che spostano la propria forza lavoro in paesi come Ucraina, Romania, Albania, etc.
Pare che i nuovi fenomeni del coding nascano lì, e con loro i costi di infrastruttura infinitamente minori favorirebbero l’avvicendarsi di nuove aziende in questi territori.

Per quanto riguarda le fintech dal lato oscuro (se così vogliamo definire gli speculatori delle crypto), tutte le coin-farm degli ultimi due anni hanno trovato rifugio sicuro in questi paesi. Volendo spostarci su un ambito più tangibile, alla nostra portata, l’Albania testimonia come la sinergia tra un reparto dirigenziale situato in Italia e una forza lavoro commerciale stanziata perennemente in un paese estero, sottoposta a training e formazione sia linguistica che tecnica, abbia sortito un effetto positivo sull’economia, ad esempio, delle compagnie telefoniche. Dite la verità, quanto tempo è che non sentite una voce italiana dall’altro lato del cavo telefonico quando chiedete assistenza al vostro operatore? Non è raro che si possa ascoltare il messaggio di notifica per cui “qualora desiderassimo un operatore proveniente dall’Italia non dovremmo far altro che richiederlo esplicitamente”. Il dubbio sorge spontaneo … perché?

Anche con blasonate aziende del digital mondiale, attive nei pagamenti internazionali, capita non di rado di imbattersi in consulenti tecnici e commerciali provenienti da questo paese, sempre preparati, sempre cortesi, con un livello linguistico da far quasi invidia ai laureati nostrani. L’economia si sposta e va verso chi la cerca, chi si migliora e chi implementa nuovi metodi e processi gestionali e produttivi.

Le carte di credito da parte degli albanesi sono diventate un must, ecco un dato che testimonia l’aumento del commercio elettronico in Albania dovuto al circolo virtuoso appena descritto. Questo processo è appena iniziato ed è agli esordi. Il numero sempre crescente di nuove società con fondatori provenienti dall’Europa e il campo competitivo per la ricerca dei migliori talenti offrono grande opportunità agli imprenditori IT, soprattutto in questa zona. Che siate imprenditori o semplici avventori, sono molteplici le operazioni da fare prima di intraprendere questa scelta: trasferirsi in Albania per le proprie attività imprenditoriali. Molti portali, tra cui albania.it, affrontano le più svariate problematiche e si adoperano sia a smentirle che sostenerle (a seconda dei casi) per favorire un naturale processo di comprensione delle dinamiche sociali, economiche, turistiche ed anche culinarie.

Ecco che il tech e le nuove aziende si integrano perfettamente anche con la cultura del posto, rispecchiano l’impegno che la comunità adopera in tutte le attività quotidiane, dai trasporti alla salute, fino all’hospitality che analogamente rappresenta un altro settore fortemente in crescita di questo territorio.

Insomma, economie nuove e vecchie in paesi che fino a qualche anno fa avrebbero riscosso poca fiducia sia verso turisti che imprenditori; oggi invece tutto ciò è radicalmente cambiato.

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