Quando ho conosciuto Daniele mi è venuto in mente il film Alla ricerca della felicità di Gabriele Muccino con Will Smith.
«Davide ha vissuto la separazione un po’ turbolenta tra me e sua madre e quando, crescendo, ha attraversato un periodo particolarmente difficile che lo stava sviando, non ci ho pensato due volte. Sono tornato sui banchi di scuola con lui». Daniele è un eccellente executor di video musicali, ma nel 2010 ha dovuto mettere un freno importante alla sua carriera. «Sono diventato il compagno di banco di mio figlio per quattro anni. Abbiamo frequentato insieme la serale di grafica. Tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 18.00 alle 23.00». Oggi Davide lavora e Daniele si è reinventato – quando la creatività è un dono di natura il cambiamento non spaventa – facendo anche dell’altro.
Ma è stata dura. «Abbiamo passato periodi davvero difficili. Siamo stati per un anno senza casa, ma per fortuna ho avuto amici veri che ci hanno aiutati. Oggi posso dire che, nonostante le fatiche, mi ritengo fortunato. Mio figlio è sereno e ha trovato un equilibrio. Questo è per me l’obiettivo più importante».
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