Anche se sei sulla strada giusta sarai investito se ti siedi lì. Vale anche per LinkedIn.
Quando non so che fare… sto su LinkedIn.
Ok, in realtà ci passo quasi tutte le giornate. Ma quando non ho davvero nulla da fare mi metto lì e aspetto. Lì nel feed. Basta qualche secondo di pazienza e poi arriva.
Chi ha trovato un lavoro su LinkedIn alzi la mano? Nessuno? Lo sapevo.
Sotto al post arrivano una carrellata di commenti. Mani alzato no, poche, pochissime. Quasi sempre di quelle che in realtà non ispirano nemmeno fiducia e pare alzino la mano così, tanto per… per farsi notare.
Commenti di NOOOO quanti ne vuoi invece.
Commenti pieni di rabbia, esasperazione e speranza.
Si speranza. Perché a pensarci bene la speranza è che non l’abbia trovato neanche lui. Cioè tu, loro, gli altri.
Perché se il lavoro su LinkedIn non l’ha trovato nessuno allora significa che è sbagliato LinkedIn. Che fa schifo. Che la colpa non è tua.
Come dice Sebastiano Zanolli “La vita è meravigliosa con nessuno mi capisce”. E vale anche per LinkedIn: Linkedin è meraviglioso con gli hr non mi capiscono, i clienti non mi capiscono, LinkedIn non mi capisce.
Oppure, più semplice e di effetto: LinkedIn fa schifo.
Che poi è più o meno quando Cisco in quel bar chiuso, si alza lentamente e dice “Voi non capite un cazzo, è un po’ come nel calcio”
E’ la dura legge del gol, di LinkedIn, della vita. Fai un gran bel gioco però…
Diritto e dovere
Will Rogers l’ha detto meglio di tutti: “Anche se sei sulla strada giusta sarai investito se ti siedi lì.” Ed è questo il punto. La strada potrebbe essere quella giusta, anzi è davvero molto probabile che lo sia.
La strada giusta cioè LinkedIn, uno dei social a più alto coinvolgimento per quanto riguarda la carriera e lo sviluppo delle relazioni.
La strada giusta intesa come il percorso che sin ora hai fatto, le tue competenze, i tuoi talenti, ciò che hai da offrire.
Ma la strada giusta va percorsa. Non puoi rimanere lì’ seduto.
E accettare di muoversi dipende da alcuni semplici fattori:
La consapevolezza che tocca a te. O, in altre parole, comprendere che più che il diritto si ha il dovere di provare a ottenere ciò che si merita.
Nella vita come su LinkedIn è tutto da dimostrare.
Del potenziale… mi spiace ma non frega niente a nessuno.
L’inganno del farsi trovare
Forse è cominciato tutto con una spremuta d’arancia. Per chi se lo ricorda, una delle prime argomentazioni di Google per invitare a fare pubblicità sulla piattaforma.
Diceva più o meno: qualcuno sta cercando una spremuta d’arancia vicino la stazione… fatti trovare.
Non è affatto sbagliato come concetto ma contiene il rischio di credere che sia davvero così.
- Che ci sia sempre qualcuno che voglia una spremuta d’arancia.
- Che sia sempre vicino la stazione.
- Che verranno sempre loro a prendersela.
Fuor di metafora: farsi trovare è bello, giusto, importante. Ma se non succede tocca a te.
Il metodo vecchio ed efficace per creare opportunità
Ci sono un sacco di consigli su come utilizzare LinkedIn per trovare lavoro, clienti, opportunità. Se non funzionano… usa questo: parla con le persone.
1) Quanti contatti hai? Con chi hai parlato veramente? Spulcia la rubrica e fissa una call per fare due chiacchiere. Forse non ne viene fuori niente, forse sì.
2) Fai lo stesso con chiunque si aggiunge alla tua rete.
3) Ogni tanto esci da LinkedIn. C’è vita là fuori 🙂
p.s. Se vuoi iniziare parlando con me, scrivimi pure
14 Settembre 2018