InversamenteBabbo Natale parifica i sessi

La prima drammatica domanda che un bambino si pone è: Babbo Natale esiste? E' lui che mi porta i doni oppure comprano tutto i miei genitori? In casa Inversamente i nani mefistofelici - Paolo 9 an...

La prima drammatica domanda che un bambino si pone è:

Babbo Natale esiste?
E’ lui che mi porta i doni oppure comprano tutto i miei genitori?

In casa Inversamente i nani mefistofelici – Paolo 9 anni e Anna 7 anni – cominciano a dividersi sul tema.

E questa volta non si tratta di questione di genere. L’ontologica differenza tra maschi e femmine si stempera di fronte al salto di età.

Babbo Natale parifica i sessi, ma divide le generazioni.

Ecco perché.

L’anno scorso, a seguito della persistente richiesta da parte del nano numero 1 di figurine dei calciatori – che però non si trovavano in edicola – e dell’avvertenza da parte mia che, forse, non sarebbero arrivate nella quantità desiderata, Paolo, di allora 8 anni, esordì:

Mamma, mi sto interrogando sul fatto di Babbo Natale, se esiste o no. Perché, sai, queste figurine mi sa che me le comperi tu.

Ho cercato di sviare i sospetti, adducendo all’esclusiva che l’azienda produttrice di figurine vanta persino nei confronti di Babbo Natale, ma, quest’anno, la cruciale domanda si è ripresentata. Questa volta in modo assertorio.

Paolo: Mi sa che Babbo Natale non esiste.
Anna (con colpo di tacco e dito puntato): Sì che esiste. Io l’ho visto. E poi ha anche mangiato i biscotti e bevuto il latte.

Questione chiusa.
Babbo Natale esiste.

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