La kermesse Milanese anche quest’anno ha riservato agli appassionati uno spettacolo di alto livello, seppure lontano dagli anni in cui ogni costruttore presentava diverse novità prêt-à-porter, oltre a diverse proposte show, che rappresentano le idee, gli studi, il mercato che verrà.
Il vento caldo del deserto continua a portare con sé numerosi elementi di novità, come per esempio Yamaha con il suo Tènèrè 700, che certamente caratterizzeranno la prossima stagione di vendita.
Continua la tendenza Vintage – non solo nelle moto- dove ogni costruttore offre nei suoi listini almeno una proposta: da Kawasaki a Honda e su tutte la Suzuki. La casa giapponese infatti catalizza l’attenzione con il remake della mitica Katana. I Brands premium offrono famiglie di prodotto a tema, da BMW a Ducati.
Il Mercato tuttavia è fatto di immatricolazioni: Negli ultimi anni il mercato con i suoi alti e bassi è molto cambiato, nonostante i volumi non siano particolarmente importanti rispetto ai picchi raggiunti negli anni buoni.
L’incidenza delle grandi cilindrate è in costante crescita
Se prendiamo le ultime 5/6 stagioni, la morfologia del mercato cambia. L’incidenza delle grandi cilindrate sopra ai 1000 cc è in costante crescita: oggi siamo in proiezione sopra al 25%; il rapporto fra moto e scooter è sostanzialmente stabile la quota scooter incide per il 60% e la tipologia è lineare.
Per quanto riguarda il mercato della motocicletta, entrano nuovi attori come Benelli a scapito di altri marchi. E’ evidente lo spostamento del pubblico sulle cilindrate più alte.
Vince chi negli anni ha lavorato sul Brand, sulla gamma, con logiche premium e oggi può offrire ai consumatori una esperienza di acquisto e di utilizzo migliore, più emozionale, ricca di servizi e opzioni.
Vince nei margini e nell’immatricolato. Basti pensare che il 40% del mercato delle maximoto, sopra i 1000 cc, è appannaggio di due soli marchi che si chiamano BMW e Ducati.
Perde chi questi aspetti non li ha considerati: i marchi generalisti, ancorati a logiche di fabbrica “di pezzi prodotti” e solo di quello.
Il Mercato – e mi riferisco a quello domestico che è un buon parametro per misurare la tendenza europea, quindi dei mercati evoluti – oggi vede nuovi indiscussi protagonisti rispetto al passato. Questi protagonisti sono BMW su tutti ma anche Ducati e Harley Davidson, a scapito di tutti gli altri.
Basti pensare che la Supersport più venduta è la Ducati Panigale V4.
A Milano ho visto la consacrazione dei marchi premium che hanno conquistato in maniera definitiva il mercato delle maximoto e stanno ipotecandone il futuro.
In futuro Il mercato due ruote si dividerà i due parti quanto mai distinte: Motociclette e Mobilità .
Pochi marchi premium catalizzeranno l’attenzione dei motociclisti : gli amanti delle supersport attingeranno ai ricchi cataloghi degli atelier della Motor Valley, i mototuristi soddisferanno i loro palati cibandosi di prelibati piatti bavaresi …
La mobilità sarà garantita da una serie di soluzioni di trasporto personale, fra i quali gli scooters con soluzioni propulsive diverse. La loro sopravvivenza e il loro numero dipenderà dalle normative sempre più stringenti in materia di sicurezza.
Potrebbe crearsi – e qui siamo nel fanta mercato – una sostanziale differenza anche in termini di distribuzione. I marchi generalisti potrebbero puntare sulla mobilità con veicoli di fascia medio bassa, con linee di prodotto coerenti, e aggregando nuove tipologie di veicoli: su tutti le e-bike.
Nuovi articoli, che porterebbero sostenibilità a una tipologia di punto di vendita che deve essere molto presente sul territorio, perché necessita di facile reperibilità anche con superfici ridotte.
Ai marchi Premium, i Flag-ship con vetrine importanti per design e posizionamento, e concetti di servizio molto avanzati: l’alto di gamma è la motocicletta dei prossimi anni.