BabeleProduzione di porte e serramenti: una fotografia della situazione nazionale

Quello degli infissi è un mercato piuttosto florido e tutt’altro che secondario per l’economia nazionale. A tal riguardo è davvero molto interessante il Rapporto congiunturale e previsionale sui s...

Quello degli infissi è un mercato piuttosto florido e tutt’altro che secondario per l’economia nazionale.

A tal riguardo è davvero molto interessante il Rapporto congiunturale e previsionale sui serramenti in Italia, documento giunto alla sua seconda edizione il quale è redatto dall’istituto di ricerca Cresme in collaborazione con Consorzio Legnolegno e CNA.

Il quadro è risultato essere positivo anche in un’ottica di prospettiva, scopriamo subito, dunque, quali sono i principali aspetti da sottolineare.

Trend positivi sia per le porte che per le finestre

L’istituto di ricerca Cresme ha effettuato una duplice distinzione sulla base dei due macro settori merceologici, ovvero finestre e porte.

Per quel che riguarda le finestre le prospettive sono rosee, difatti ci si attende, per il quadriennio 2018-2021, una crescita piuttosto netta quantificata nel +1,4% per quel che riguarda il settore residenziale e il +1,6% per quello non residenziale.

È stato stimato che nel lasso temporale in questione il mercato delle finestre dovrebbe toccare 5,55 milioni di pezzi prodotti, di cui ben 5,34 destinati al mondo residenziale.

Il quadriennio 2018-2021 vedrà dei trend positivi anche per quel che riguarda le porte: a questo riguardo si prevede infatti una crescita del +4,2%.

In tale arco temporale si dovrebbe toccare quota 2,87 milioni di pezzi prodotti, e anche in questo caso l’edilizia residenziale recita un ruolo da protagonista: ben 2,76 milioni di porte, infatti, sono destinati ad immobili di questo tipo, tutti gli altri invece saranno impiegati prezzo uffici, alberghi e scuole.

Porte e infissi: la loro importanza nell’ottica della sicurezza

Il fatto che i serramenti e le porte blindate siano considerati degli elementi particolarmente importanti per l’edilizia residenziale non desta stupore: al di là del fatto che tali articoli siano indispensabili dal punto di vista tecnico, infatti, essi giocano un ruolo di fondamentale importanza anche nell’ottica della sicurezza.

La sicurezza degli ambienti domestici è un problema molto sentito a livello nazionale, d’altronde i furti in abitazione figurano davvero molto spesso nelle cronache nazionali e locali.

Furti in abitazione: i dati di Istat

A tal riguardo è molto interessante considerare le statistiche messe a disposizione da Istat: il noto istituto di ricerca nazionale, infatti, fornisce i dati relativi ai reati commessi in Italia nel quinquennio 2013-2017, tra cui appunto anche quelli relativi ai furti domestici.

La cifra, non c’è che dire, è altisonante: nel 2017, ovvero appunto l’ultimo anno relativamente a cui Istat mette a disposizione dei dati ufficiali, si sono consumati sul territorio nazionale ben 195.824 furti domestici.

La cifra è allarmante, sebbene negli ultimi 4 anni di rilevazione sia diminuita costantemente: nel 2014, infatti, i furti in abitazione sono stati 255.886, nel 2015 sono stati 324.726, nel 2016 214.053 mentre nel 2017, come detto, sono scesi a 195.824.

La riduzione dei furti domestici è senz’altro un dato positivo, ma è evidente che si sia ben distanti da cifre rassicuranti, anche in considerazione del fatto che Istat considera i soli episodi regolarmente denunciati all’autorità giudiziaria, di conseguenza è verosimile immaginare che il reale numero di questi reati sia ancor superiore.

Chiaramente il discorso relativo alla sicurezza e all’inviolabilità delle abitazioni è molto ampio, e gli aspetti che influiscono in quest’ottica sono molteplici.

Oggi la tecnologia ha compiuto dei passi da gigante, basti pensare ai tanti sistemi antifurto di ultima generazione che assicurano grande efficienza a fronte di costi accessibili, ma non c’è alcun dubbio sul fatto che porte blindate e serramenti siano assolutamente fondamentali in quest’ottica.

Mercato di porte e serramenti: un cauto ottimismo

Il Rapporto congiunturale e previsionale sui serramenti in Italia fa dunque emergere dei dati incoraggianti e con ogni probabilità hanno influito positivamente, su questo mercato, anche gli incentivi fiscali statali ancora oggi attivi.

Nonostante questo, gli addetti ai lavori commentano le statistiche in questione con un ottimismo piuttosto cauto anche se bisogna sottolineare come in questo settore le eccellenze italiane del campo siano dei veri propri fiori all’occhiello di imprenditoria; per esempio basti pensare ad aziende come PuntoSicurezzaCasa e a tante altre che riesco ad ottenere ottimi risultati anche sui mercati esteri.

Chiaramente la crisi dell’edilizia, ha avuto un influenza nel comporta piuttosto consistente e la incoraggiante ripresa dovrà fare i conti con dei tempi non necessariamente brevi.

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