Non avete idee per il libri da leggere sotto l’ombrellone? Ecco dei consigli

I redattori del magazine Finzioni rivelano cosa leggeranno per quest'estate: se non avete delle idee, ecco degli utili spunti

Due anni fanno una tradizione: per il numero estivo di Coming Soon abbiamo chiesto ai redattori di Finzioni di dirci cosa leggeranno in vacanza. Così, se per caso foste svogliati e senza idee, potete prendere spunto.

Jacopo Cirillo

Nick Tosches, Sotto Tiberio (Mondadori). Traduzione di Stefano Tettamanti.

Questa è la storia di Gaio Fulvio Falconio, ghost writer dell’Imperatore Tiberio che, mandato in esilio in Giudea, conosce un ladruncolo di nome Gesù e diventa il suo spin doctor, scrivendogli i discorsi e inventando insieme a lui il suo passato e i suoi miracoli, fino a renderlo il figlio di Dio, il profeta che tutti stavano aspettando. Nick Tosches è un pazzo e questo è un libro fuori di testa, blasfemo, ridicolo, esagerato e incontinente. Gesù è un imbroglione che si masturba continuamente e Falconio un genio del male. Perfetto per prepararsi alla tranquillità e alla nullafacenza dell’estate.

Silvia Cardinale Pelizzari

Joyce Carol Oates, La ballata di John Reddy Heart (Il saggiatore). Traduzione di Marco Pensante.

Giocare a racchettoni e dormire sotto l’ombrellone sono attività che consiglio e che reputo formative, ma non è estate senza quel libro che vorresti leggere da un po’ e che ti guarda dal comodino dicendoti È ORA. La mia estate in tenda sarà con il mio primo Oates, consigliatomi davanti a una birra da una scrittrice, dopo la mia confessione di trip attuale per storie che riguardano l’infanzia e la pre-adolescenza. John Reddy Heart arriva a Willowsville e in poco tempo diventa suo malgrado l’idolo della scuola. Verrà accusato e processato per la morte dell’amante di sua madre, finendo in riformatorio e trasformandosi in una leggenda per i ragazzi della cittadina.

Andrea Meregalli

Noam Chomsky, Perché lo diciamo noi (Piano B Edizioni). Traduzione Andrea Roveda.

Chomsky è l’ultimo tassello di un puzzle letterario che mi ha portato da Thoreau a Borges e da Russell a Weil. Chomsy è un intellettuale anarco-socialista, abituato a fornire uno sguardo dissidente, complesso e originale sulle più rilevanti questioni odierne. Lo leggo perché nell’era del livellamento del pensiero e dell’individuo (ma non dell’individualismo), negli anni della rimonta sciovinista e delle paure indotte, Chomsky è uno di quegli autori-antidoto che tanto mi garbano e che mettono alla prova la qualità della mia lettura.

Elena Biagi

Simone Angelini e Marco Taddei, Malloy – Gabelliere Spaziale(Panini 9L).

Se a luglio siete ancora costretti a stare in ufficio, ecco un ottimo modo per viaggiare tra pianeti e galassie pur senza dimenticare evasione fiscale e burocrazia. Dopo il fortunato Anubi, Angelini e Taddei tornano con una storia tutta diversa, che ha come protagonista il carismatico esattore delle tasse Malloy. È il più bravo della galassia, l’unico capace di riscuotere debiti astronomici e ha il compito è quello di dare al Paravatz cioè allo Stato multiplanetario in cui vive – quel che è del Paravatz. “Un incrocio tra Mario Monti e Indiana Jones” a detta degli autori, e chi non vorrebbe trascorrere il mese più caldo dell’anno con un personaggio così?

Evelina Guerreschi

David Van Reybrouck, Congo (Feltrinelli). Traduzione di F. Paris.

La leggenda narra che d’estate si leggano libri leggeri. Non sempre, oserei dire. Per quanto mi riguarda d’estate, quando c’è più tempo e i pensieri sono meno invadenti, l’occasione è ghiotta per leggere lunghi saggi, romanzi senza fine e compagnia cantante; dunque questo agosto leggerò, anche, in colpevole ritardo, Congo di David Van Reybrouck. Finestra sulla storia dell’Africa, Congo narra la storia di una terra da sempre martoriata in un lunghissimo reportage che vede anche centinaia di interviste raccolte in una decina di anni da Van Reybrouck, il quale ha attraversato in lungo e in largo l’ex Repubblica dello Zaire. Leggerò l’edizione paperback perché l’ho comprato appena uscito e nel frattempo: ho traslocato almeno una volta, è uscita l’edizione economica, Trump è andato al potere.

Elena Chiara Mitrani

Alfred, Come Prima (Bao) Traduzione di Michele Foschini.

Questo luglio leggerò finalmente Come Prima di Alfred, uscito in Italia nel 2014. Questa graphic novel mi aveva colpito fin dalla copertina, ritratto perfetto dell’estate italiana: ci sono una vecchia Cinquecento, un uomo accigliato in camicia bianca con il petto villoso in bella vista e colori che lasciano percepire il caldo e fanno sembrare tutto un po’ ingiallito dal sole. L’autore, molto apprezzato oltralpe, indaga i misteri di quella grande istituzione italiana chiamata famiglia, seguendo il riallacciarsi di un legame che si è spezzato all’incontro con la storia, quando Fabio, uno dei due fratelli protagonisti, ha deciso di lasciare la terra natìa seguendo i richiami alle armi del Duce, alla vigilia della guerra. Sono tre estati che lo lascio da parte e il volume viene spostato da un ripiano all’altro, vittima di un trasloco e del fatto che non sembrasse mai il momento giusto per leggerlo. Finalmente è arrivato il momento di “rotolare verso Sud”.

Danilo Zagaria

W.G. Sebald, Austerlitz (Adelphi). Traduzione di Ada Vigliani.

Durante l’estate leggerò Austerlitz di W.G. Sebald. Non lo leggerò perché ho intenzione di arricchire la mia biblioteca mentale, né per amore dell’autore (mai letto niente di Sebald, ahimè); lo leggerò perché voglio conoscerne il contenuto quando la copertina di quella indefinita tonalità di bianco (cit.) comparirà nel prossimo post di tale lettore autorevole, quando il titolo napoleonico chiuderà la prossima lista dei libri must read redatta dal critico talaltro, quando tutti coloro che l’hanno consumato in preda a un raptus di lettura compulsiva mi chiederanno: «Austerlitz? Di Sebald? L’hai letto, spero!».

Michela Capra

Nicoz Balboa, Born to lose (Coconino Press – Fandango Editore).

Born to lose è il primo libro a fumetti di Nicoz Balboa, artista romana che dal 2001 vive in Francia. Ho conosciuto l’arte e il mondo di Nicoz qualche anno fa grazie al blog Arty Mom e alla sua MOMeskine, il diario che pubblicava in rete e che si è sublimato proprio in Born to lose. Se è stato il modo di Nicoz di essere madre ad attirarmi nella sua orbita, mi sono resa presto conto che al di là di ruoli e definizioni, con i suoi disegni Nicoz soprattutto è. Intensamente, onestamente, a voce alta, è con un’apertura a tratti imbarazzanti, nel senso liberatorio del termine. Dal canto mio, al momento, non potrei chiedere di più e di meglio a un’artista, se non l’essere, senza compromessi, autentica. Nelle avventure di Nicoz ci si rispecchia a volte ridendo fino alle lacrime, a volte con le lacrime e basta: dalla lettura di questo diario mi aspetto di venire risucchiata nella sua ricerca della felicità disordinata, colorata, folle e soprattutto vera.

Antonella Airoldi

Johnny Marr, Set the boy free – L’autobiografia (Edizioni SUR). Traduzione di Anna Mioni.

In questo libro ci sarà tutta la musica che ho ascoltato per anni e che ancora oggi continuo a farmi ronzare nelle orecchie nelle sue varie forme. Da membro di uno dei gruppi di rock alternativo più celebri al mondo a progetti più maturi ma sempre con la musica protagonista, l’autobiografia di John Marr è un album degli Smiths, una canzone dei Modest Mouse e pure dei Cribs. È l’Inghilterra che cambia con i suoi movimenti della controcultura giovanile ed è una vita composta da note che vanno a formare brani di differenti generi musicali che hanno in comune la forza di continuare a suonare senza la paura di percorrere nuove strade. Set your boy free non potrà che essere la mia soundtrack perfetta in attesa delle vacanze.

Andrea Sesta

Francesco Muzzopappa, Dente per Dente (Fazi editore).

Prendete Varese e la sua provincia, prendete la più brutta arte contemporanea del momento e prendete un tipo come Leo, diciamo un idiota qualunque ma con due dita in meno e una ex fedifraga da castigare, un orgoglio da vendicare e un piano virile e vendicativo che farà ridere, con cui sghignazzeremo un comandamento alla volta… ecco cos’è Dente per Dente!

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