Popolarità e successo non sempre sono sinonimi

Prima la tv, poi il web, hanno alimentato l'idea per cui successo significhi popolarità e viceversa. Ma non è sempre così: distinguere la popolarità dal successo è il primo passo per imparare a riconoscerli

Cos’è il successo? In questa nostra società dell’immagine e dell’apparire, esso è quasi sempre inteso come sinonimo di visibilità, di notorietà e di popolarità. Ha successo chi appare spesso in TV e sui giornali, chi parla spesso alla radio, chi viene riconosciuto in strada e fermato dalla gente per scattare un selfie o per un autografo.

Ha successo chi riesce a imporre la propria immagine attraverso i media, in funzione di quello che fa o di quello che è, con una notevole gamma di possibili sfumature, gradazioni e modalità, perché il successo non ha un solo volto e non poggia su basi uguali per tutti, anche se le dinamiche possono sembrare sempre le stesse.

Ha successo chi ha potere, ha successo chi comanda sugli altri, chi decide, chi può fare delle scelte che gli altri non possono fare. Ha successo chi ha un sacco di soldi, ovviamente, ma questo non è poi così semplice da verificare. Nemmeno per il fisco…

Il successo nell’era moderna non è particolarmente diverso da ciò che è sempre stato, in fondo, ma internet e i suoi strumenti oggi fungono da muscolosi amplificatori e da poderose casse di risonanza, in grado di offrire a ciascuno i propri personal media e i propri canali, regalando a tutti una potenziale chance per scalare le vette della popolarità. Oggi essa non è più riservata esclusivamente a quelli che un tempo erano definiti VIP, infatti, e le nuove celebrity si fanno strada anche su YouTube, Instagram, i blog e gli infiniti canali della rete, cercando visibilità e amplificazione in tutti i modi possibili.

Anche la TV, prima del web, ha accelerato il processo di “democratizzazione” della popolarità, ma raramente ha davvero aperto le porte del successo a chi non fosse in qualche modo collegato a personaggi famosi o a VIP. Al contrario, essa ha spesso sfruttato la scomparsa dalle scene di quelle che vengono spesso definite “meteore” della popolarità, andando a ripescarle a distanza di anni per speculare sulla loro parabola discendente e giocando sulla nostalgia del pubblico e sul suo innato cinismo.

Ma popolarità e successo sono davvero sinonimi?

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