Il Giappone mette fine allo stato d’emergenza legato al coronavirus. Lo ha annunciato il premier Shinzo Abe. Il Paese ha registrato in tutto 16.581 casi di covid-19 e 830 morti. Lo stato di emergenza era ancora in vigore in 5 prefetture dell’arcipelago, inclusa la capitale Tokyo.
Un bilancio che sorprende visto che quasi il 30% dei cittadini giapponesi ha più di 65 anni, proprio la fascia demografica in cui la mortalità del Covid-19 è più alta.
Nonostante il governo sia stato lento a chiudere le frontiere e poco incisivo nelle restrizioni (Shinzo Abe è calato del 10% nei sondaggi), il Paese è tra i primi ad avere imposto la chiusura totale delle attività. Idem per le occasioni di affollamento.
Le scuole hanno chiuso i battenti a marzo e il popolo giapponese ha reagito in maniera tempestiva alle linee guida consigliate. Avvantaggiati anche dal fattore culturale, che ha limitato il contatto fisico e impone da sempre di togliersi le scarpe al momento di entrare in casa, e a un utilizzo già assodato delle mascherine.