VOGLIO FARE IL CONTACT TRACER
Decine di migliaia di persone negli Stati Uniti hanno già fatto domanda per diventare “tracciatori di contatti”, la nuova professione che consiste nel monitorare le persone entrate in contatto con quelli a cui è stato diagnosticato il Covid-19. Il “contact tracing team” americano è già composto da 11mila addetti. Ma ne serviranno da 100mila a 300mila unità in totale. E Bill De Blasio ha detto che solo a New York ne assumerà 5mila.
Si assume! Con o senza le famose applicazioni, sulle quali molti Stati – Italia compresa – sono in ritardo, questo lavoro diventerà cruciale per contenere i contagi. Il Regno Unito non ha ancora la sua app, ma ha già assunto 21mila contact tracer. In Germania si punta ad vere almeno 20 tracciatori ogni 100mila abitanti. In Spagna al momento ce ne sono solo 2mila, ma ne servirebbero altri 7mila. In Belgio si discute ancora sulla opportunità di utilizzare una app, ma 2mila “traceur Covid” sono già all’opera.
Ah, il modello Italia Da noi, nella fase 2 non manca solo Immuni, ma anche il personale dedicato al tracciamento manuale dei contatti. Il decreto 30 aprile prevede una task force di 6mila tracciatori umani. Ma i dipartimenti di prevenzione delle Asl, che dovrebbero svolgere questo lavoro, soffrono già una carenza d’organico di 5mila unità. Il problema è che la app Immuni, senza i tracciatori umani, è praticamente inutile.
RILANCIO CON RISERVA
Il decreto rilancio non ha fatto in tempo (si fa per dire: c’è voluta una settimana) a comparire in Gazzetta Ufficiale (qui testo e relazione tecnica), che già sono venute fuori le prime falle. I primi a salire sulle barricate sono stati i professionisti, che non potranno accedere ai contributi a fondo perduto. E poi c’è la questione della esclusione di alcune ex zone rosse dal Fondo dedicato alle aree colpite dall’emergenza. La corsa agli emendamenti alla Camera è già partita: tra le ipotesi, c’è l’estensione della cassa integrazione fino a dicembre. Ma per il restyling del decreto la dote complessiva è di 800 milioni.
Il tesoretto degli invisibili In base alla relazione tecnica, la mini-regolarizzazione di colf e braccianti stranieri riguarderà 220mila lavoratori. Tra gli incassi dei contributi che i datori di lavoro dovranno versare e i costi di gestione delle pratiche, alla fine lo Stato ci guadagnerà 25 milioni. Ma la regolarizzazione può contribuire anche ad aumentare le entrate tributarie, Iva compresa. I benefici maggiori, però, si avrebbero se il provvedimento riguardasse tutti i settori e anche gli italiani che lavorano in nero.
In fila alla cassa Ad aprile l’Inps ha autorizzato oltre 835 milioni di ore di cassa integrazione, quasi l’equivalente di tutto il 2009. In totale, però, ci sono 4 milioni di dipendenti e partite Iva ancora senza aiuti. Il governo sta studiando una riforma degli ammortizzatori con formazione e riqualificazione per i beneficiari. Mentre il segretario della Cgil Maurizio Landini propone un ammortizzatore sociale universale, da affiancare al diritto alla formazione permanente.
Stato di crisi L’americana Jabil, che produce componenti e circuiti elettronici a Marcianise, ha annunciato 190 licenziamenti. ArcelorMittal sembra intenzionata ad abbandonare l’Ilva. E oggi sarà un’altra giornata di sciopero, mentre si terrà l’incontro tra i ministri Patuanelli e Catalfo, ArcelorMittal e le parti sociali. Ma anche Thyssenkrupp ha fatto sapere di voler dismettere le acciaierie di Terni. I 150 tavoli di crisi aperti al Mise ora potrebbero moltiplicarsi.
Autostop È riesploso nel governo il caso Atlantia dopo la minaccia di bloccare gli investimenti sulla rete autostradale in mancanza della garanzia statale su un prestito da 2 miliardi di euro. Conte dice “no ai ricatti”, ma sottotraccia si tratta. Il dossier redatto dal ministero dei Trasporti punta a una revisione della concessione con una riduzione delle tariffe.
Tassa Covid Da una parte l’aumento dei prezzi su alimentari, parrucchieri, centri estetici e voli aerei, dall’altra la stima di una contrazione delle pensioni. Le previsioni di un crollo del Pil italiano dell’8% a fine anno fanno prevedere un calo del 3% degli assegni contributivi.
FASE MOVIDA
Distanti! Questa settimana sarà lanciato il bando per reclutare 60mila ‘assistenti civici’ volontari con il compito di aiutare a vigilare durante la fase 2, per far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, nelle spiagge e nei locali. Saranno scelti tra disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali, con il coordinamento della Protezione Civile.
In formissima Da oggi riaprono palestre e piscine, tranne in Lombardia e Basilicata. La perdita complessiva del settore è stimabile in 3 miliardi: ogni impianto quest’anno fatturerà in media il 50-60% in meno del 2019. E sempre oggi si riunisce il comitato tecnico scientifico che dovrà esaminare i dati relativi ai vari settori che hanno riaperto. Ma per capire se il 3 giugno potranno partire gli spostamenti tra regioni, dobbiamo aspettare il 29 maggio.
Via alle telefonate Parte oggi l’indagine di sieroprevalenza del ministero della Salute e Istat per capire quante persone abbiano sviluppato gli anticorpi al coronavirus. Il test verrà eseguito su un campione di 150mila persone residenti in duemila Comuni.
Se ne parla dopo l’estate Nella notte il governo ha raggiunto l’accordo sul decreto scuola. Gli insegnanti andranno in cattedra dal 1 settembre a tempo determinato, presi dalle Graduatorie d’istituto. Quando ci saranno le condizioni epidemiologiche si farà un test scritto, non più a crocette. Intanto, è finalmente pronto anche il protocollo per tornare sui banchi a settembre.
Immuni con calma Mentre la fase due è entrata nel pieno, intanto, la app per il tracciamento dei contatti dovrebbe essere pronta a fine mese. Almeno questo ha detto il commissario Arcuri. Ma il ministro della Salute Speranza ha spiegato che da fine mese partiranno le sperimentazioni. E da oggi è online il codice della app in open source.
Il nodo Inail Al 15 maggio, le denunce di contagio da Covid-19 sul lavoro erano oltre 43mila. I casi mortali 171. La materia sta sollevando un polverone, con le aziende che frenano sulle riaperture per paura di conseguenze penali. Ma dal governo sarebbe in arrivo uno scudo per i datori di lavoro.
Non fai rumore Assomusica ha comunicato che i grandi eventi live previsti per l’estate 2020 sono rinviati al 2021. Ma la filiera dell’industria musicale chiede di essere ascoltata per la ripartenza. E Max Gazzè è il primo artista che dice sì ai concerti da mille posti a sedere: «Rinuncio ai cachet per ridare la dignità del lavoro a chi è fermo».
Entusiasmo smart «Vorrei mantenere tra il 30 e il 40% dei dipendenti pubblici in smartworking anche nel post-Covid», ha detto la ministra della Pubblica amministrazione Dadone. La sindaca di Roma Raggi pensa a un 30% dei dipendenti comunali da remoto. E il presidente dell’Inps Tridico attribuisce all’utilizzo dello smart working il calo delle domande di quota 100: «È una formula molto ambita come sostituzione all’uscita dal mondo del lavoro».
Buona la prima Due no e un “parliamone”: è il primo bilancio delle reazioni dei sindacati alla proposta avanzata nel discorso di insediamento del neo presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, riguardo la riscrittura dei contratti di lavoro. Cgil e Uil non l’hanno presa bene, mentre la Cisl si è mostrata molto più dialogante.
LAVORO IN QUARANTENA
Recessione al femminile A Capodanno le donne americane avevano tagliato un traguardo storico: il sorpasso sugli uomini come numero di occupati. Poi è arrivato il coronavirus, con una crisi che coinvolge i settori – dall’alberghiero alla vendita al dettaglio – dove il 77% è donna. Anche in Italia la perdita di reddito pesa di più sulle madri in congedo con i figli a casa.
Videolicenziati «Sono stata licenziata su Zoom», aveva raccontato su The Atlantic Deborah Copaken. Sembrava un’eccezione. E invece lo hanno già fatto Uber e Weight Watchers. Ma in Italia si può? Per ora non se ne parla. Ma in futuro, chissà. Nel 2017, il tribunale di Catania ha già riconosciuto il licenziamento via Whatsapp.
Smart per forza L’82% degli 8 milioni di italiani in smart working è stato costretto a lavorare da casa. Tra loro, solo il 31% avrebbe voluto farlo prima, dice una indagine di Cgil. Diversi dati, come racconta Recode, suggeriscono che le giornate lavorative da remoto sono diventate più lunghe. Uno studio su Microsoft Teams ha rilevato che il tempo medio tra il primo e l’ultimo utilizzo della piattaforma è cresciuto di oltre un’ora dall’inizio alla fine di marzo.
Quelli del 2020 Quanto impiegherà a trovare un lavoro stabile chi si laurea nell’anno della pandemia? Considerando che quelli che si sono laureati durante la crisi economica stanno ancora faticando tra salari bassi e contratti a singhiozzo, ci vorrà parecchio tempo. Forse dieci anni.
Globale conviene Sarà proprio la preoccupazione per il lavoro e per il benessere perduto a spingere i governi a tenere in piedi i commerci internazionali e la cooperazione. Lo spiega Massimo Adinolfi su Linkiesta nella discussione del lunedì sul futuro della globalizzazione.
LA LEZIONE DI ALESINA Sabato è morto l’economista Alberto Alesina, un innovatore in molti campi: dai contributi per una macroeconomia più attenta alle distorsioni politiche fino all’analisi dell’importanza di aspetti culturali e ideologici nei risultati economici. «L’immigrazione farà scoppiare l’Europa», scrisse almeno un decennio prima che iniziassero ad arrivare i barconi dall’Africa del Nord, ricorda Francesco Giavazzi. Sarà difficile immaginare l’economia politica senza di lui, ha scritto Larry Summers.
Buona settimana,
Lidia Baratta
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