Pedalare Cosa mangiare per andare in bici da Capo Nord a La Valletta

7409 chilometri in sella, dalla Norvegia a Malta, percorrendo la ciclovia che passa attraverso nove stati europei e gustando ad ogni tappa le gustose specialità locali

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L’EuroVelo 7, detta anche la strada del sole o ciclovia del sole, è una ciclovia della rete del programma europeo EuroVelo, gruppo di itinerari ciclistici che attraversano tutta l’Europa, in varie fasi di completamento. Lunga 7409 chilometri, unisce Capo Nord in Norvegia, la La Valletta, Malta e attraversa da nord a sud l’Europa. Tocca nove stati: Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Italia e Malta. Trattandosi di un itinerario cicloturistico, comprende tratti in pista ciclabile riservata, tratti su piste ciclopedonali e tratti su strade secondarie, condivise con il traffico locale.

Il percorso è ideale per un viaggio in bici da iniziare in maglione e terminare in costume da bagno nelle calde acque del Mediterraneo. La rete di itinerari europei Eurovelo è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea e sviluppato dall’ECF (European Cyclists’ Federation). Attualmente sono in costruzione 14 percorsi ciclabili che uniscono tutta l’Europa. La rete Eurovelo, quando verrà completata, potrà vantare oltre 70.000 km di itinerari ciclabili in 42 paesi differenti.

Ma siccome il viaggio è lungo, che cosa mangeremo durante le tappe?

Passando da Finlandia e Svezia, passando per la pista cicloturistica di 390 km lungo la costa occidentale della Svezia che collega Göteborg a Helsingborg, si può gustare la carne di renna, Il kalakukko, pasticcio di pane di segale, carne di maiale e pesce piatto tipico finlandese, la karjalanpiirakka è una torta finlandese che significa “crostata della Carelia”. Giunti a Malmo, dopo esserci opportunamente nutriti con le tipiche Köttbullar, le famosissime polpette svedesi che chiunque sia passato da Ikea almeno una volta ha assaggiato, si prende il traghetto che porterà il viaggiatore in Danimarca.

Pedaliamo fino a Copenhagen lungo le ciclovie nazionali, senza perderci le bruschette danesi, lo smørrebrød: una fetta di pane di segale ma anche pane bianco, imburrata e ricoperta con varie combinazioni, sia di pesce che di carne – tra le più tipiche aringhe marinate o affumicate o paté di fegato di maiale. Dalla capitale danese l’EV7 segue la pista ciclabile Berlino-Copenhagen fino a Gedser, da dove un traghetto sul Mar Baltico porta il ciclista al porto tedesco di Rostock. E qui, attraverso la ciclovia, attraversando lo stato del Meclemburgo-Pomerania Occidentale, e prendendo la strada a sud verso i laghi, si arriva fino a Berlino, dove gustarsi stufati di manzo o stinco di maiale, ma anche il Currywurst, una salsiccia al curry che qui è anche protagonista di catene monotematiche. Inventato a Berlino da Herta Heuwer nel 1949, il currywurst è solitamente composto da una salsiccia di maiale con una salsa a base di ketchup e curry in polvere.

Tutta questa energia ci servirà per la parte più wild del percorso, che attraverso castelli e ripidi vigneti sulla Moldav e la Labe prosegue verso Praga. La fatica sarà ripagata con la degustazione di Veproknedlozelo, maiale, canederli e crauti, piatto tipico ceco insieme alla Pecena Kachna, anatra arrosto, solitamente accompagnata da gnocchetti di pancetta affumicata e crauti rossi.

La sezione austriaca della EV7 offre uno scenario mozzafiato pedalando lungo i fiumi alpini, attraversando bellissime città come Linz e Salisburgo e prendendo alcune delle più grandi riserve naturali d’Europa. E qui non c’è dubbio che dobbiamo assaporare il pasticcio dell’Imperatore e il delizioso Kaiserschmarrn, una sorta di omelette dolce spolverata con zucchero a velo. E comparare una Wiener Schnitzel con la costoletta alla milanese, per poter dire con cognizione di causa che la versione italiana è la migliore.

Passando per la Carinzia si raggiunge finalmente l’Italia, e qui abbiamo l’imbarazzo della scelta perché la ciclovia del sole attraversa quattro regioni del nostro Paese: Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Oggi i cicloturisti possono percorrere il tratto Verona-Bologna. A questo nei prossimi anni si aggiungerà il tracciato della parte appenninica, che da Bologna sale fino al crinale tosco-emiliano, che attualmente si può percorrere su percorsi per ciclisti esperti oppure in treno, per poi arrivare fino a Firenze. Un tratto di 50 km della ciclovia del sole realizzato sul ‘rilevato’ dell’ex ferrovia Bologna-Verona, tra piccole vecchie stazioni abbandonate. Lo sforzo di attraversare i possenti ponti in metallo dell’ex ferrovia in sella alla bicicletta sarà ripagato da una bella parte gustativa, con le specialità che si incontrano man mano, dallo zampone al melone, dagli africanetti di Persiceto ai tortelloni e la ciambella di Sant’Agata, fino alle crescentine con Parmigiano Reggiano e salame. Un vero concerto di sapori da gustare nei tanti ristoranti che costellano il territorio e che il sito della ciclovia ha raccolto per noi.

E poi giù verso il Sud, con il percorso che supera l’Appennino e raggiunge Pistoia, Prato e arriva a Firenze, giusto il tempo per un panino al lampredotto. E poi ancora più giù, transitando per Napoli e Salerno c’è spazio per una pizza e un babà, che daranno il giusto slancio per attraversare lo Stretto di Messina. La sezione italiana della EV7 termina nella città siciliana di Pozzallo, dove forniti di arancini e cannoli si prende un traghetto per la parte finale del viaggio, che ci porta a Malta e Gozo. Per i carnivori si festaggia la meta agognata con il fenek stuffat, il coniglio in umido, mentre per chi ama il mare ci sarà una zuppa di pesce, la aljotta.

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