Evitata la recessione tecnicaL’economia dell’Ue continuerà a crescere nel 2023 (ma molto meno del 2022)

Secondo le previsioni della Commissione europea l'eurozona aumenterà dello 0,9 per cento e l'Italia dello 0,8 per cento

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Nonostante l’invasione russa in Ucraina, il rialzo dei tassi e gli effetti dell’inflazione, nel 2022 l’economia dell’eurozona crescerà dell 0,9 per cento nel 2023 e quella italiana dello 0,8 per cento (1 per cento nel 2024). Secondo il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni l’Ue riuscirà a evitare le recessione tecnica, ovvero quando il Prodotto interno lordo ha una variazione congiunturale negativa per due trimestri consecutivi, grazie alla tenuta del suo mercato del lavoro (il tasso di disoccupazione Ue è al minimo storico: 6,1 per cento) e al calo del prezzo del gas, ottenuto dopo un estenuante accordo tra i 27 Stati membri. 

«Nonostante shock avversi eccezionali, l’economia dell’UE ha evitato la contrazione del quarto trimestre prevista nelle previsioni autunnali», si legge nelle previsioni invernali della Commissione Ue. «Dopo la robusta espansione nella prima metà del 2022, lo slancio della crescita si è attenuato nel terzo trimestre, sebbene leggermente inferiore alle attese». Tradotto: dopo una grande crescita del 2022: 3,5 per cento, l’economia Ue continuerà ad aumentare, ma a un ritmo decisamente più basso. 

Le buone notizie finiscono qui, perché i costi dell’energie continuano a rimanere elevati e «l’inflazione core (inflazione complessiva al netto di energia e alimenti non trasformati) è ancora in aumento a gennaio, erodendo ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie». E se l’inflazione continuerà a salire la risposta delle banche centrali (non solo quella europea) sarà quella di aumentare i tassi di interesse che a loro volta freneranno indirettamente gli investimenti, visto che il denaro costerà di più.

Secondo la Commissione Ue l’inflazione nel 2023 sarà del 6,1 per cento, mentre del 2,6 per cento l’anno prossimo. Il picco c’è stato a ottobre del 2022 (10,6 per cento) e nei prossimi mesi la sua percentuale di aumento dovrebbe di volta in volta diminuire, ma ci sono alcune incognite per l’economia europea. 

La domanda interna dei consumatori europei potrebbe aumentare se il prezzo del gas all’ingrosso coincidesse con il prezzo al consumo, ma «una potenziale inversione di tale caduta non può essere esclusa nel contesto delle continue tensioni geopolitiche». Così come la domanda per i prodotti dei mercati esteri potrebbe aumentare a causa della riapertura della Cina dopo la politica zero covid, ma il rischio è quello di alimentare l’inflazione globale. 

Insomma, la ripresa economica è buona, ma non ottima come quella del 2022, e il suo perdurare purtroppo è dovuto a tanti fattori, uno su tutti «dal presupposto puramente tecnico che l’aggressione russa all’Ucraina non si intensificherà ma continuerà per tutto l’orizzonte di previsione».

 

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