Tempesta di cervelliRosa Tricolore: oltre Renzi, Berlusconi sostiene il comunista Marco Rizzo

Ho letto con molta attenzione il documento che ha pubblicato l'Espresso e nel quale si parla del nuovo progetto politico di Silvio Berlusconi "La Rosa Tricolore". E' ovvio che il dato più interessa...

Ho letto con molta attenzione il documento che ha pubblicato l’Espresso e nel quale si parla del nuovo progetto politico di Silvio Berlusconi “La Rosa Tricolore”. E’ ovvio che il dato più interessante sia il nome di Matteo Renzi quale possibile candidato per il centrodestra, ma ci sono anche altri elementi che potrebbero fornire spunti interessanti alla discussione. Per dovere di cronaca cominciamo subito dalla polemica legata al sindaco di Firenze.

Solo se me lo chiedesse il mostro di LochNess. Ecco cosa ha scritto nel pomeriggio di ieri Renzi su Facebook: “L’Espresso lancia con enfasi un piano di rinascita berlusconiana sparandomi in apertura. Ovviamente tutto senza chiedermi una dichiarazione, senza fare una verifica, senza nulla. E allora voglio svelare il mistero: il piano esiste! L’hanno firmato non solo Verdini e Dell’Utri, ma anche Luciano Moggi, Licio Gelli, Jack lo Squartatore e Capitan Uncino. Ma sono stato irremovibile: finchè non me lo chiede il mostro di LochNess non accetto. Quanto alle cose serie: se qualcuno vuole sapere cosa penso delle primarie del mio partito, il PD, delle alleanze e della Presidenza della Repubblica, si riguardi cosa ho detto dalla Gruber ieri sera. Temo che ci aspettino settimane molto calde e non per colpa di Scipione l’Africano. Ma noi andiamo avanti con un sorriso, senza paura…”. E’ chiaro che le parole dell’esponente PD sono una smentita, ma possono bastare? I malpensanti hanno subito collegato il documento alla visita dello stesso Renzi ad Arcore da Berlusconi: che non ci sia un patto tra i due? Facciamo fanta-politica: Renzi logora dall’interno il PD, tira la corda fino a farla spezzare, esce dal partito, fonda una sua lista e mette in atto con Silvio il piano de “La Rosa Tricolore”. Impossibile?

La sfiducia al PdL e il voltafaccia a chi lo ha salvato. Berlusconi nel documento apparso sul web sfiducia il suo partito e nel farlo non è nemmeno troppo elegante. L’ex Premier parla di “professionisti della politica”, dice che l’unico modo per salvare il partito sarebbero le dimissioni di questi, affossa Alfano che non sarebbe abbastanza carismatico e che avrebbe sprecato l’occasione concessagli. In poche parole, coloro che per 20 anni sono stati al fianco di Silvio vengono messi da parte, o meglio, vegono relegati al ruolo di autori della disfatta e figuranti della risalita politica. Sì perché il progetto del Cavaliere ci sarebbe la nascita di una coalizione composta da PdL ridimensionato e da una nuova Forza Italia, più una serie infinita di “Forza qualcosa” a livello tematico. Una somma algebrica di consensi che arriverebbero da un bacino elettorale politico e uno moderato movimentista legato al centrodestra.

Berlusconi sostiene Marco Rizzo. Sono rimasto particolarmente colpito dal passaggio in cui Silvio dice che sarebbe di interesse sostenere la candidatura di un gruppo che faccia riferimento a Marco Rizzo. Chi è Rizzo? Per chi non lo sapesse è il leader del partito Comunisti – Sinistra Popolare. E’ stato espulso nel 2009 dal Partito dei Comunisti Italiani, è stato nel Partito Comunista Italiano. Insomma è un comunista! Ma non era Silvio quello che odiava i comunisti? Ma allora perché sostiene un comunista? Fatto conto che a sinistra l’unico superstite con un peso specifico serio è Nichi Vendola il gioco sembrerebbe quello di contrapporre Rizzo a Vendola. Berlusconi vuole creare dunque dualismi tra partiti, gioca in difesa, non in attacco.

Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà sicuramente una giornata molto infuoca.. e su questo non possiamo che dare ragione a Matteo Renzi.

Per chi non avesse ancora letto l’articolo –> il link a L’Espresso