Mentre il mondo cambia, da noi, God save Mediobanca, certe buone tradizioni di pessimo gusto sopravvivono. Perché va bene, come dice Mario Monti, che «non bisogna essere diffidenti verso il cambiamento», ma c’è un limite a tutto. Fondiaria Sai, per esempio, si appresta a mettere una pietra sopra l’era Ligresti. A fine mese cambia il cda della compagnia, e oggi la controllante Premafin, che è già sotto l’egida di Unipol, ha proposto la sua lista di candidati. Eccola:
– Ethel Frassinetti, 31 anni, presidente e direttore generale Lega Coop Bologna
– Maria Lillà Montagnani, professore associato di diritto commerciale alla Bocconi, specializzata in studio comparato di diritto della concorrenza, diritto della proprietà intellettuale e diritto applicato alle nuove tecnologie
– Nicla Picchi, avvocato in Brescia, segue prevalentemente tematiche legate allo sviluppo internazionale delle imprese
– Barbara Tadolini, fondatrice dell’omonimo studio legale in Genova, sindaco effettivo di Luxottica
– Angelo Busani, notaio di Parma, dove è stato il notaio di fiducia della Parmalat di Bondi e di quella pre-Bondi. Dal 2006 esercita nel distretto notarile di Milano
– Marco Pedroni, dal 2001 presidente di CoopNordEst, presidente di Finsoe (la holding che controlla Unipol Gruppo), consigliere Unipol Assicurazioni, consigliere Unipol Gruppo Finanziario
– Vanes Galanti, direttore generale di Cooperativa Edil-Strade Imolese, organico al mondo Coop, consigliere di Unipol Gruppo, presidente di Unipol Assicurazioni
– Sergio Costalli, presidente di Unipol Merchant, consigliere di Unipol, storico dirigente di Unicoop Tirreno.
– Ernesto Dalle Rive, presidente del consiglio di sorveglianza Coop Italia, consigliore Finsoe e Unipol Gruppo Finanziario e Unipol Assicurazioni
– Francesco Berardini, presidente Coop Liguria, consigliere gruppo Unipol e vicepresidente Unipol Assicurazioni
– Milo Pacchioni, dirigente cooperativo, consigliere di Unipol Gruppo
– Claudio Levorato, presidente di Manutencoop, «gigante della pulizia e della gestione degli immobili», consigliere di Unipol Gruppo
– Marco Minella, storico dirigente del mondo delle Coop, già segretario della Camst (cooperativa capofila di un gruppo attivo nella ristorazione), consigliere di Unipol Assicurazioni, a.d. di Holmo
– Guido Galardi, presidente di Coop Lombardia
– Oscar Guidetti, presidente di Unipol Banca, già direttore finanziario di Coop Estense
– Andrea Morandi, dottore commercialista in Modena.
Tutti nomi nuovi in casa FonSai: va riconosciuto. Eppure nel nuovo c’è qualcosa di antico. Non nei volti, ma nella logica con cui sono stati scelti: fuori i famigli, dentro i cooperanti. Più il solito contorno di professionisti sconosciuti al mondo assicurativo, con l’eccezione rilevante del presidente in pectore Fabio Cerchiai. Senza dimenticare Pierluigi Stefanini e Carlo Cimbri, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Unipol, l’azionista di riferimento, che saranno in palese conflitto di interesse quando si discuteranno i concambi della fusione FonSai-Unipol. Più che i singoli nomi, è l’insieme che lascia perplessi. A Bologna hanno tenuto in qualche considerazione le indicazioni che l’autorità di vigilanza delle assicurazioni, sia pure con grave ritardo, ha annunciato di volere adottare a proposito di procedura di nomina, requisiti di professionalità e competenze di ciascun amministratore?
Sarebbe interessante sapere che cosa ne pensa l’Isvap-Ivass. Da Giancarlo Giannini, commissario straordinario incaricato di gestire la transizione dell’Isvap in Bankitalia, non c’è da aspettarsi molto. Ma Fabrizio Saccomanni, che da direttore generale di Bankitalia sarà per legge presidente della nuova Ivass, che dice? È questo il profilo del cda che si aspettava per una delle operazioni di fusione più sfidanti che il mondo assicurativo e finanziario italiano abbia mai visto? Un “cda alla Coop”, come direbbe una testimonial dei noti supermercati.
Twitter: @lorenzodilena
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