Italian Perpetuum MobileEppur ci serve la carta stampata

Questo è il mio primo post. Voglio inaugurare il blog con una riflessione sul rapporto tra informazione digitale e giornali tradizionali ("stampa" stampata). Oggi ero nel mio solito trenino (un co...

Questo è il mio primo post. Voglio inaugurare il blog con una riflessione sul rapporto tra informazione digitale e giornali tradizionali (“stampa” stampata). Oggi ero nel mio solito trenino (un comunissimo treno regionale) e, come a volte può capitare, ho trovato un “la Repubblica” abbandonato sul sedile. L’ho letto con molto gusto.

Tipicamente uso il Web per informarmi, più che i giornali cartacei, sarà forse un’abitudine di quelli come me, i “nativi digitali” (anche se in realtà non so se rientro nella categoria, ho usato un computer per la prima volta alla veneranda età di 10 anni). Abitudini a parte, trovo che le pagine Web di diverse grandi e importanti testate nazionali non abbiano nulla a che vedere con la loro controparte tradizionale. Spesso mi è capitato di trovarci numerosi refusi (segno di scarso controllo), parole mancanti in una frase, periodi costruiti male. Ma quel che è peggio è l’uso “creativo” della punteggiatura. Io sono una grande fan della punteggiatura, specialmente delle virgole. Non riesco proprio a leggere quei lunghi periodi che ne son privi, quasi fossero un ornamento superfluo. In un mondo dove la decorazione è spesso l’unica cosa considerata di rilievo, e per essa si spende tempo e denaro, quello che invece serve è considerato inutile!
Credo che mantenere lo stesso livello di qualità tra versione stampata e versione digitale sia oggi necessario, non è infatti possibile pensare che il Web serva solo da antipasto e che i veri lettori si rechino in edicola. Inoltre, un’informazione veloce (da pausa pranzo) non merita di essere scadente (della serie “spara un titolo ad effetto e mi basta quello”).
Detto questo, ringrazio Linkiesta (che ho sempre trovato di ottima qualità) per avermi permesso di aprire questo blog, intendo soprattutto inserire commenti circa la realtà italiana, dal mio punto di vista, sperando di suscitare interessanti dibattiti.

Entra nel club, sostieni Linkiesta!

X

Linkiesta senza pubblicità, 25 euro/anno invece di 60 euro.

Iscriviti a Linkiesta Club