Ladri e ladrillosI tre amici di Aznar

L'ex primo ministro spagnolo José María Aznar (e mentore dell'attuale presidente in carica Mariano Rajoy) ha potuto contare nella propria carriera su tre grandi amici: il compagno di scuola Juan Vi...

L’ex primo ministro spagnolo José María Aznar (e mentore dell’attuale presidente in carica Mariano Rajoy) ha potuto contare nella propria carriera su tre grandi amici: il compagno di scuola Juan Villalonga, il compagno di partito Rodrigo Rato e il collega – quando entrambi erano ispettori del Fisco – Miguel Blesa.

Il destino di questi giovani leoni conservatori, esponenti di quel ceto politico che ha strappato, a metà degli anni Novanta, il governo a Felipe González utilizzando come arma la lotta alla dilagante corruzione socialista, è stato però tutt’altro che radioso.

Blesa e Rato – ricorda oggi il giornalista economico spagnolo Mariano Guindal – sono finiti nel tritacarne di Caja Madrid-Bankia: il primo, per una gestione allegra della cassa di risparmio, è stato di recente arrestato; il secondo – già ministro dell’economia e direttore dell’FMI – è stato processato per la quotazione di Bankia di cui è stato presidente, lasciando in eredità un enorme buco di bilancio e un titolo ridotto a carta straccia. Del terzo, la storia è meno nota, ma senz’altro non meno problematica: nominato presidente di Telefonica dall’amico Aznar Villalonga divenne in poco tempo protagonista dello scandalo sulle stock option che coinvolse la compagnia telefonica.

Le persone più vicine al politico che ha incarnato la nuova generazione della “destra democratica” spagnola, erede (visti anche i vincoli di sangue) del regime franchista, sono insomma tutti caduti con il dilagare degli scandali finanziari. Aznar, invece, si limita a dirigere una fondazione d’area e a fare il consulente per grandi imprese. E di nuovi “amici del cuore” al momento non c’è traccia.

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