Ma precisamente cosa intendono – oggi, nel 2017 – quelli che dicono “il nostro popolo”? “Il nostro popolo non capirebbe, stiamo perdendo il consenso del nostro popolo, il nostro popolo ci sta lasciando, il nostro popolo sta andando con Pippo e Pluto, eccetera eccetera?
Lo chiedo senza intenzione polemica, sia chiaro, ma da osservatore politico. E da antropologo, diciamo.
A quali “popoli” fanno riferimento? Ai popoli novecenteschi? Pellizza da Volpedo, gli operai della Magneti Marelli, gli arrostitori di salsiccia alle Feste de l’Unità? No, per capire.
Quei popoli lì non ci sono più, ok? Fine trasmissione. O ammesso che ce ne fosse un rimasuglio, alla lunga sarebbe sempre più minoritario. Quindi, se hai tra i 40 e i 50 anni e hai dei figli piccoli a cui dover rendere conto, non puoi pensare al quel popolo.
A meno che la sinistra non voglia vincere algunas favas, come canterebbero gli Inti Illimani.