Pizza ConnectionIl governo dei tecnici di Monti è il più vecchio d’Europa

Il governo dei tecnici di Monti è il più vecchio d’Europa

Se per qualcuno il governo Monti è il governo del “grande vecchio” che minaccioso si aggira per l’Europa, possiamo dire che in realtà è il più vecchio dei governi europei e il più anziano anagraficamente di tutti i 58 governi della storia repubblicana. L’esecutivo guidato dall’ex commissario europeo, con i suoi 64 anni di età media è il più anziano d’Europa, così come lo stesso Mario Monti è il capo di governo con l’età più alta (68 anni) di tutta Europa. Giusto per citare qualche esempio, sono più giovani del Presidente del Consiglio italiano, Nicolas Sarkozy (56 anni), Angela Merkel (57 anni) e il premier inglese David Cameron con i suoi 45 anni.

Numeri che balzano all’occhio dell’ultimo dossier dell’associazione OpenPolis “I tecno-professori”, che mostra inoltre come l’età media del governo sia addirittura in controtendenza con i predecessori italiani (55 anni) e ovviamente con la più bassa media europea di 51 anni. È anche vero che nei governi tecnici della storia repubblicana, quindi il governo Pella nel 1958 e il governo Dini nel 1992, le età dei ministri sono sempre state sopra la media, ma mai al livello di oggi. Come ricorda il dossier, al secondo posto di questa classifica si trova un altro governo tecnico, cioè quello greco guidato da Lucas Papademos con una età media di 58 anni.

A fotografare una situazione caratterizzata dall’elevata età media dei componenti del governo contribuiscono altri confronti tra l’Italia e altri paesi dell’Eurozona dove molti ministeri tra i più importanti sono stati assegnati ad under 40. In cinque paesi dell’Unione sono addirittura cinque i ministri di economia e finanze trentenni (Germania, Portogallo, Finlandia, Lituania e Lettonia), mentre in altri otto appena quarantenni. Tra i 27 governi europei Italia, Grecia e Ungheria sono i più anziani, mentre Danimarca, Estonia e Svezia sono quelli con l’età media più bassa compresa tra i 40 e i 42 anni. In Danimarca è presente anche il ministro più giovane d’Europa: è il socialista Thor Moger Pedersen, che a soli 26 anni è titolare al dicastero del fisco. Altri giovanissimi al governo si trovano ancora in Danimarca, dove i ministri di salute e lavoro hanno 28 e 33 anni, Svezia, in cui il ministro per gli affari regionali di anni ne ha 28 e Irlanda, dove il titolare degli affari europei Creighton è nato 31 anni fa. Nella graduatoria dei ministri più anziani l’Italia occupa con Giarda (Rapporti con il Parlamento), Gnudi (Turismo e Sport) e Cancellieri (Interno) tre delle prime 10 posizioni, mentre nessun italiano rientra tra i primi dieci ministri più giovani d’Europa, dove primeggiano i paesi baltici e quelli del nord.

Altro tassello in controtendenza, anche se in modo meno vistoso, rispetto ai governi europei, riguarda la presenza delle donne nell’esecutivo: il governo Monti vede al suo interno tre donne su diciotto, cioè il 16,6%, un dato basso, ma, recita il rapporto «di poco inferiore alla media europea (19,17%) ed è abbastanza allineato con la storia dei governi italiani, dove in 36 casi su 58 non vi è stata neanche una donna ministro». Prima di vedere qualche giovane alla guida del Paese occorrerà aspettare fino al termine della legislatura e forse più in là. Certo, il 26enne ministro del fisco danese, o il 31enne lettone all’ambiente, sono un miraggio, ma un 45enne premier all’inglese sarà davvero così difficile da rimediare? Oppure, per dirla col primo Beppe Grillo, il “partito del pannolone”, governerà il Paese ancora per anni. Non è detto poi che governo più giovane corrisponda a idee più giovani o innovative, ma, ogni tanto, bisognerebbe provarci.

(Infografica tratta dal dossier di Openpolis, “I tecno-professori”)

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