Milano cerca di correre ai ripari dopo il costante sforamento della soglia dei valori registrati dalle polveri sottili, il sindaco Giuliano Pisapia ha deciso di chiudere al traffico veicolare, motociclette incluse, la città nelle giornate di venerdì e sabato (con la sola eccezione dei veicoli elettrici) oltre a chiudere le scuole. Gli orari previsti saranno dalle 10 alle 18 di venerdì e sabato. Tra le misure anche il lavaggio straordinario delle strade e il divieto di circolazione per i diesel Euro 3 senza filtro antiparticolato prorogato fino al 23 di dicembre. Da 23 giorni consecutivi le centraline Arpa in città hanno registrato valori di Pm10 oltre la soglia di attenzione (50 microgrammi per metro cubo) con un picco di 147 μg/m³ raggiunto sabato 3 dicembre al Verziere.
Negozi aperti, ma porte rigorosamente chiuse per il ponte di Sant’Ambrogio: le attività commerciali potranno infatti proseguire fino a mezzanotte, ma le porte d’ingresso dovranno restare chiuse per consenitre un maggiore risparmio energetico. Fra le misure dell’ordinanza, anche l’indicazione di mantenere il riscaldamento abbassato di un grado (da 20 a 19 con 2 gradi di tolleranza).
Il vero problema della città per contrastare l’inquinamento è anche l’assenza di controlli, come emerge dalla perizia realizzata da Roberto Maja, docente del Laboratorio mobilità e trasporti del Politecnico. Nel 2009 la soglia minima di controlli fissata dalla Regione sui veicoli circolanti era di 41 mila 500 e Milano ha superato di poco i 19 mila, mentre per il 2010 i dati non sono disponibili.
Per approfondire:
Aria di città: tutti i veleni che respiriamo
Nel 2010 sono state 48 le città italiane che hanno superato per più di 35 giorni il limite di legge per il particolato fine, il principale indicatore della qualità dell’aria. Tra i 48 capoluoghi fuorilegge ben 30 appartengono all’area della Pianura Padana, che si conferma area critica ed epicentro dello smog italiano. Quest’anno il problema inquinamento è stato anticipato dalle scarse piogge e dalle alte temperature: un mix che ha portato ad un numero di sforamenti per il PM10 che potrebbe superare i risultati dell’anno scorso.
Arriva Area C, entrare a Milano costerà 5 euro
Tariffa unica per tutti, un piccolo sconto per i furgoni. Ecco come cambia la mobilità a Milano con il passaggio da Ecopass a Area C. Nella nostra infografica, il nuovo sistema, quello adottato dalla giunta Moratti e altri tre casi europei: Oslo, Stoccolma, e Londra. E in più due interviste: al padre di Ecopass e all’attuale responsabile della mobilità del Comune di Milano.
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