Il Wall Street Journal apre sul declino dell’euro, il cui cross contro il dollaro è sceso sotto quota 1,30. Colpa dell’incertezza legata alle soluzioni della crisi europea dei debiti sovrani. http://goo.gl/ngefS
Sul WSJ un’analisi sull’unione fiscale statunitense, comparata a quella europea che dovrebbe nascere per evitare che il collasso dell’eurozona diventi realtà. http://goo.gl/568E8
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Il Financial Times online apre sulle nuove tasse che la Cina ha imposto sui veicoli prodotti negli Stati Uniti. Una nuova guerra commerciale sta per nascere? http://goo.gl/SloQq
Sul FT troviamo l’analisi di John Paulson sulla crisi dell’euro. Occorre trovare presto un modo per arginare la crisi di fiducia e di liquidità. spiega il finanziere statunitense. http://goo.gl/7kZbx
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Il Washington Post racconta la fine ufficiale della guerra in Iraq, dove si è celebrata la chiusura delle ostilità. Il presidente Usa Barack Obama ha ribadito che la libertà ha trionfato, ma non mancano le critiche. http://goo.gl/4lnfl
Anche il New York Times ricorda la fine della guerra in Iraq, fra numerose proteste per un conflitto durato troppo e troppo controverso. Ecco il reportage. http://goo.gl/ShJud
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Le Monde ecco il caso Chirac. L’ex presidente francese è stato condannato per corruzione. Scopri perché e come mai la Francia non parla di altro. http://goo.gl/0QGx7
Su Les Echos i conti di Crédit Agricole, che sta continuando ad alimentare il declino delle banche francesi iniziato nel corso dell’anno. E il peggio potrebbe ancora arrivare, specie dopo i downgrade del rating. http://goo.gl/N0w4P
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Il Telegraph pone la sua luce sulla bolla del credito in Cina. Il rischio è che possa scoppiare insieme a quella immobiliare. Pechino fa finta di nulla, ma i rischi sono grandi. http://goo.gl/hGGqn
Sul Guardian troviamo invece una brillante analisi sulla crisi tra Regno Unito e Francia, divise sugli esiti del Consiglio europeo del 9 dicembre scorso. http://goo.gl/2Ek0Y
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Dallo spagnolo Cinco Dias ecco l’esito dell’ultima asta di titoli di Stato da parte del Tesoro iberico, che si dice soddisfatta. Eppure i rendimenti continuano a salire. http://goo.gl/pAxdf
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Il tedesco Handelsblatt propone un ritratto di Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, che si sta ponendo agli occhi dell’Europa come il “Mister No” delle banche centrali nazionali. Ecco perché. http://goo.gl/lBkvu